Bianchi contro Astuti. O una figura terza che sia espressione del mondo civico, se passasse l’ipotesi delle “larghe intese”.
Ma non è così scontato. Per il rinnovo degli organismi della nuova Provincia, ormai ente di secondo livello, i partiti stanno preparando diverse possibilità.
Nel caso si vada divisi, lo schieramento di centrodestra ha come candidato semiufficiale il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi. Ma ci sono anche altre possibilità. Innanzitutto le nuove norme consentono di candidarsi alla carica non solo i sindaci, ma anche il commissario o presidente uscente. E quindi Dario Galli potrebbe essere un’altra scelta.
Mentre se il centrodestra volesse tentare, cercando di superare il Pd, di proporre un candidato che, pur schierato, possa raccogliere consenso trasversale, potrebbe proporre il sindaco di Varese Attilio Fontana, che come presidente di Anci Lombardia gode del sostegno del mondo civico, e sotto sotto non dispiace nemmeno al centrosinistra.
Da parte sua, il centrosinistra ha come candidato di punta, nel caso di corsa a due, il sindaco di Malnate e segretario provinciale del Pd Samuele Astuti. Il quale, anche se ha detto di non volersi candidare, potrebbe essere chiamato a rappresentare il partito e a quel punto, nel caso i vertici spingessero, difficilmente potrebbe tirarsi indietro, dal momento che è la figura di punta (e quindi il miglior candidato possibile per raccogliere consenso) del Pd.
La partita che tuttavia adesso il Pd sta giocando è quella di trovare un’intesa con il centrodestra della provincia per una lista unica. E quindi dovrà proporre la figura di un candidato presidente tra i sindaci democratici che sia abbastanza “mediatore” per trovare un’intesa con il centrodestra.
Possibile che il Pd punti ad un sindaco di un piccolo comune, dove gli scontri tra gli schieramenti è meno evidente e si siano presentati con liste civiche.