Varese: “Non vogliamo una città dormitorio”. Parte la “battaglia” a favore del divertimento serale

L’associazione Varese Lab, presieduta da Maurizio Montalbetti, dà il via alla campagna Batti il cinque al divertimento. Una raccolta firme, in collaborazione con i principali locali, per difendere la vitalità del centro anche la sera

18 Luglio 2014
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Vareselab

Una campagna sociale, con tanto di raccolta firme, per evitare che Varese diventi una “città dormitorio”. Perché il rispetto della quiete pubblica deve coesistere con il diritto a “vivere” la città.

Questa l’iniziativa dell’associazione di promozione sociale Varese Lab, guidata da Maurizio Montalbetti. Che da questo fine settimana scenderà in piazza per difendere la “Varese viva” da chi vuole una città “chiusa”.

“Nei mesi scorsi ci sono state alcune prese di posizione strumentali da parte di cittadini infastiditi, a loro dire, dall’eccessivo disturbo recatogli sia dalle tante iniziative organizzate dall’amministrazione comunale che dai locali serali – spiega Montalbetti – la nostra associazione, in collaborazione coi principali locali di Varese (Village – Ultimo – Epicuro – Al Vicolino Speziato – Loca Ubriaca – Vineria 8 – Gasolineria – Socrate – Il Mattarello – Il Salotto – Scuderie Cavallotti ) presenta la campagna “Batti un 5 al divertimento, stop a Varese dormitorio – si a Varese viva!”.
Tale campagna si pone l’obiettivo di supportare l’Amministrazione Comunale a proseguire nel percorso che ha iniziato qualche anno fa volto a rendere Varese una Città viva ed attrattiva anche nelle ore serali/notturne.

Da questo fine settimana, tra sabato e domenica, saranno apposte le relative locandine in tutti i locali aderenti, e saranno disponibili i moduli per raccogliere le firme e “dimostrare che ci sono tantissime persone che credono nella Varese delle iniziative, dei locali, e vogliono godersi la libertà di un po’ di meritato svago nella propria Città a conclusione della settimana lavorativa”.

“Abbiamo ricevuto, oltretutto, il sostegno e il ringraziamento del consigliere del Comune di Varese Giacomo Cosentino, il quale ci ha garantito che l’amministrazione comunale proseguirà nell’incentivare il settore dell’intrattenimento e del commercio ed ha ribadito il concetto che il diritto alla quiete pubblica deve essere bilanciato al diritto della città ad essere più attrattiva e viva oltre al diritto al lavoro delle centinaia di lavoratori e fornitori che operano nel settore.
È importante distinguere le persone maleducate ed incivili da coloro che vogliono “vivere” la Città in cui abitano: è necessario, a tal proposito, perseguire e sanzionare ogni forma di maleducazione ed inciviltà nonché ogni evento/locale/iniziativa che si pone in contrasto con le normative vigenti, purchè si usi buon senso e non accanimento”.

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