Varese, Ncd riflette sul voto. “Siamo il partito del territorio”

Il coordinamento provinciale del partito di Alfano si è riunito per discutere la situazione dopo le elezioni provinciali, dove hanno eletto Giorgio Ginelli e Marco Magrini. E lancia un messaggio al centrodestra

16 Ottobre 2014
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Cattaneofoto

Una politica che torni a guardare al territorio. E, secondo il Nuovo centrodestra, si tratta di un passaggio che la coalizione di centrodestra, della quale Ncd non ha fatto parte per le elezioni provinciali, deve ancora fare.

Il coordinamento di Ncd della provincia di Varese si è riunito ieri, mercoledì 15 ottobre, per commentare e condividere insieme l’esito del voto alle elezioni provinciali.

Dopo aver espresso unanime soddisfazione per il risultato positivo della lista “Insieme per una provincia civica” e per l’elezione in consiglio provinciale di Giorgio Ginelli e Marco Magrini, entrambi amministratori civici esponenti di Ncd, il coordinamento provinciale ha constatato come ciò apra una nuova fase nella vita politica della provincia di Varese.
«Ciò che ha caratterizzato la scelta di Ncd è stata la volontà di essere il partito del territorio, non degli schieramenti. La nostra volontà politica è stata e continuerà ad essere quella di dare voce e rappresentanza al territorio, anche andando oltre i tradizionali steccati degli schieramenti politici di centrodestra e centrosinistra – spiegano in un comunicato – ciò è avvenuto, innanzitutto, attraverso una apertura al mondo civico, voluta e perseguita nei fatti, con lo sguardo rivolto alla rete di amministratori locali che stanno dalla parte dei cittadini e lavorano per loro. Da questa convinzione, è originata la composizione della lista “Insieme per una provincia civica” che ha visto riconosciuto questo tentativo di mettersi a disposizione e in ascolto del territorio e del civismo, soprattutto nei piccoli comuni che troppo spesso non sono riusciti a far giungere la loro voce nelle stanze della politica.
Per questa ragione il nostro obiettivo oggi è quello di proseguire sulla strada avviata: non siamo preoccupati innanzitutto di rientrare negli steccati precostituiti, nei recinti delle appartenenze politiche costruite sugli schieramenti anziché sui contenuti, siano essi di una parte o dell’altra. Vogliamo invece rappresentare contenuti e interessi del territorio in un dialogo diretto con i sindaci e gli amministratori locali, ricercando relazioni ed intese con tutti coloro che saranno disposti a ragionare allo stesso modo».

La rete di rapporti con gli amministratori locali rappresenta, secondo i dirigenti provinciali, «un patrimonio grande, un valore aggiunto, da salvaguardare. Gli amministratori locali, in questo momento, soprattutto nei piccoli comuni, non vanno lasciati soli! Ncd sta dalla loro parte e, nella gestione della nuova Provincia, intende continuare a rivolgersi soprattutto a loro che sono i primi portatori degli interessi e delle necessità del territorio.
Per questo i prossimi passi saranno rivolti soprattutto a proseguire l’esperienza avviata con la lista Insieme attraverso un evento aperto ai sostenitori e incontri mirati sul territorio nei quali i due candidati eletti si metteranno a disposizione per ascoltare gli amministratori e i cittadini e poter impostare con loro il lavoro del nuovo ente».

Il coordinamento provinciale di Ncd ha poi ribadito che «il patrimonio di valori e di ideali del nostro partito è quello del popolarismo europeo, nel quale ci riconosciamo. La nostra identità è chiara, così come i valori e i contenuti a cui teniamo. L’appartenenza alla famiglia politica dei popolari europei è un criterio preferenziale che deve orientare le scelte presenti e future, ma ciò non può rappresentare un ostacolo al dialogo, al confronto e, ove necessario, alla collaborazione con chi, pur appartenendo ad altre famiglie politiche, è disponibile ad accordi su contenuti e programmi nell’interesse del territorio. Questo criterio ci orienterà nel dialogo con il PD cosi come con altre forze che appartengono a famiglie politiche europee differenti dalla nostra.
Alle altre forze di centrodestra chiediamo una analoga disponibilità all’ascolto del territorio e con questo spirito ci rivolgeremo loro, a partire da quelle forze politiche che sono interessate a dare contenuto ad una “Costituente Popolare” che non ceda a posizione estremistiche ma si rivolga all’elettorato moderato nel solco della più autentica tradizione del popolarismo europeo. A tal fine avvieremo presto una stagione congressuale, a cominciare dal livello locale, aperta al dialogo e al confronto con le altre forze moderate e popolari e con coloro che dimostreranno convinta attenzione alle esigenze del territorio».

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