Varese, Mirabelli (Pd) risponde a Bordonaro: «Gli insulti non sono opinioni»

Il capogruppo democratico replica alla lettera del leghista Bordonaro, che ha difeso la libertà d’espressione dell’assessore Clerici. «Persino il suo partito l’ha sconfessato, non capisco perché la Lega lo difeda»

04 Dicembre 2014
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Mirabellifoto

Egregio Direttore,
leggo l’intervento di Marco Bordonaro a difesa dell’Assessore Clerici  e rimango esterrefatto!
Bordonaro, infatti, parla di libertà di pensiero e di espressione, dimenticandosi, tuttavia, che in Italia, tale libertà è garantita dalla Costituzione nata dalla Resistenza.

È paradossale che Bordonaro si appelli proprio a questa libertà per tentare di giustificare i vergognosi insulti (“morti viventi, zecche, pidocchi…”) rivolti dall’Assessore Clerici a chi ha combattuto ed è morto per assicurarci, tra le altre cose, anche questo diritto.
Tutti sanno, infatti, che gli insulti non sono opinioni.
Tanto è vero che l’Assessore Clerici è stato sconfessato dal suo stesso partito, che ha preso le distanze da lui.
Un Assessore comunale, naturalmente, non deve autocensurarsi ma gli è richiesto di condividere quei valori che stanno alla base della nostra democrazia e della nostra Costituzione che presuppongono, innanzi tutto, il rispetto di chi la pensa diversamente.
Se non è capace, nessuno gli impone di fare l’Assessore. Rassegni le dimissioni e, poi, scriva pure quello che gli pare su Facebook.
In questo modo, qualsiasi cosa potrà scrivere non sarà più identificabile con la città di Varese.
Ricordo che, qualche anno fa, anche l’Assessore di Malnate Mingardi, della Lega Nord, fu costretta, giustamente, alle dimissioni per un commento indecente su Facebook relativo alla bandiera italiana.
È curioso che, allora, nessuno del PDL fece le barricate per salvarla mentre, ora, la Lega Nord si affanna, con supremo sprezzo del ridicolo, a difendere l’Assessore Clerici.
Può, tuttavia, un’Amministrazione essere messa, continuamente, in imbarazzo e rimanere ostaggio di un Assessore che si è rivelato inadeguato a ricoprire il proprio ruolo?
Con buona pace di Bordonaro, sono sicuro che questa è la stessa domanda che si sta ponendo, in queste ore, il sindaco Fontana, nelle cui mani è il destino amministrativo dell’Assessore Clerici.
Se deciderà, come è doveroso, di ritirargli le deleghe Clerici perderà ma vincerà Varese.
Se, invece, deciderà di non ritirargliele, Clerici vincerà ma perderà Varese.
Al sindaco la scelta.

Fabrizio Mirabelli
Capogruppo Pd Varese

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