Lo spettacolo della stagione Gocce 2015 è la nuova produzione di Ragtime, un monologo dedicato alla figura, alla vita e al controverso pensiero di Friedrich Nietzsche. Biglietti disponibili a teatro.
Muovendo dal suo celebre aforisma “Ci sono tante aurore che non hanno ancora brillato“, lo spettacolo proporrà – in bilico tra Samuel Beckett e Thomas Bernhard – un monologo tra delirio e lucidità, grandezza e fragilità nella malattia, cercando di rappresentare – lungo un excursus attraverso la sua opera e il suo pensiero – le ultime ore di un Friedrich raccontato in mille aneddoti, tra la sua musica e le sue urla, la sua “fatalità” e il bilancio di un’intera esistenza.
Elisabeth, la sorella di Nietzsche – dopo che il filosofo era già impazzito e al raggiungimento della sua fama internazionale – organizzava delle vere e proprie “visite guidate” al fratello per notabili, intellettuali, studiosi che volevano “conoscere il maestro”. Il povero Friedrich, l’uomo che disse di “essere dinamite” se ne stava muto, forse senza capire quel che accadeva ma mantenendo la sua consueta remissività e cortesia (tanto diversa dai suoi scritti), seduto sul suo seggiolone, scarmigliato, vestito alla bell’e meglio, i baffoni incolti. Ma oggi Elisabeth ha dovuto assentarsi e Nietzsche coglie, nella sua follia, l’occasione per una ribellione: rifiuta di incontrare i visitatori ed affida al suo infermiere/badante, innamorato del teatro, il compito di impersonarne le fattezze, di interpretarne il pensiero, di rappresentarlo, di trasformarsi in Lui, lungo un incontro/scontro scandito dall’ossessiva regia di Nietzsche e dal bisogno dell’attore di capire, fino in fondo. Se “esistono tante aurore che non hanno ancora brillato”, questa nuova ennesima recita di un pensatore che per tutta la vita si è fatto maschera potrà forse essere, alle soglie della fine, “l’ultima aurora” del filosofo. Una nuova alba, dopo “la transizione e il tramonto”.
Nietzsche ha cambiato radicalmente, anche se forse non lo sappiamo, il nostro modo di concepire la ragione, la morale, la religione, la conoscenza; ma Nietzsche è anche il filosofo a cui è stato fatto dire di tutto e di cui tutti si sono impossessati, anche a causa della sua affascinante ambiguità, giocata sull’aforisma, sulla mancanza di sistematicità, sulla continua necessità di mascherarsi. Lo spettacolo proporrà un monologo/dialogo tra delirio e lucidità, grandezza e fragilità nella malattia, cercando di rappresentare – lungo la sua opera e il suo pensiero – gli ultimi giorni di un Friedrich raccontato in mille aneddoti e volgarizzato in mille aforismi, tra la sua sensibilità e le sue intemperanze, la sua “fatalità” e il bilancio di un’intera esistenza
Biglietti: intero 15 euro/ convenzioni generiche 12 euro, studenti 10 euro
Informazioni e prenotazioni: arciragtime@gmail.com – 334 2692612 – www.arciragtime.it