Varese, il Pd punta sulla famiglia. “Sostegno e sgravi fiscali a quelle più numerose”

Sabato 27 giugno alla Schiranna il Pd cittadino organizzerà una giornata con i quattro tavoli tematici per la preparazione del programma per le elezioni

17 Maggio 2015
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Il Pd “scalda i motori” per le elezioni a Varese dell’anno prossimo. Con la preparazione del programma che presenterà agli elettori, che sta venendo costruito in questi mesi.

Sabato 27 giugno, dalle 9.30 alle 12.30, “verranno realizzati alla Schiranna quattro tavoli di lavoro su territorio, cultura, giovani, lavoro e sviluppo, servizi alla persona, sicurezza ove le associazioni, i gruppi, i singoli portatori di interesse saranno invitati a partecipare per portare il proprio contributo alla costruzione di un progetto complessivo per far ripartire la nostra Città” fa sapere il segretario cittadino Luca Paris.

“Abbiamo deciso di comunicare alla stampa cittadina, a partire da oggi e poi, periodicamente, per le prossime sei settimane che ci separano da quell’ appuntamento, le nostre prime riflessioni su alcuni temi specifici, elaborate negli scorsi mesi dai gruppi di lavoro tematici.

Cominciamo quindi con un tema particolarmente caro al PD varesino, quello della famiglia”.

PD: Politiche per la famiglia nella Città di Varese

Il primo modo per promuovere il benessere sociale di una città è il sostegno alla famiglia.

Il modello familiare contemporaneo è in continua trasformazione, tanto da costringerci a fare riferimento non più “alla famiglia”, ma a varie tipologie di famiglie: nucleare, allargata, monoparentale, lunga, ricostruita, migrante…

Nel rispetto di tale realtà l’obiettivo generale del PD per la prossima Amministrazione è quello di riportare la famiglia al centro delle politiche comunali, al ruolo di soggetto attivo per il benessere personale e sociale, capace di superare le crisi e progettare il futuro, sgravata di oneri finanziari locali che ne disincentivino la crescita, aperta all’innovazione e riconosciuta dall’istituzione.

A questo proposito la lettura della realtà della nostra Città offre un quadro alquanto sconfortante:

le giovani coppie che vogliono costituire una famiglia sono costrette ad allontanarsi da Varese per trovare un’abitazione a prezzi accettabili;

tasse e tariffe comunali penalizzano le famiglie numerose;

il tempo pieno e o lungo a scuola è una rarità e i servizi parascolastici pesano troppo sulle famiglie più bisognose;

i servizi di sostegno alle famiglie fragili sono sottovalutati, salvo essere sfibrati quando le crisi scoppiano;

le associazioni familiari vengono raramente prese in considerazione nelle decisioni che contano;. l’ambiente urbano resta a misura della speculazione edilizia e delle automobili, anziché di famiglie e persone. Dalle periferie abbandonate alle strade e piazze malconce e anonime, dalle aree verdi in deperimento agli impianti sportivi, culturali, ricreativi di base in smobilitazione, sino alla percezione di asfissia da traffico diurna e insicurezza da desolazione notturna, la città è davvero poco “familiare” per i cittadini.

A Varese, inoltre, la fiscalità e tariffazione di vantaggio per le famiglie è stata sempre sacrificata a miopie o negligenze burocratiche e a scorciatoie finanziarie-tappabuchi; dove accennata, come nelle tariffe dei servizi parascolastici, è stata applicata senza tener conto delle condizioni di reddito e avvantaggiando di fatto le famiglie benestanti, in contrasto con le proposte della Consulta della Famiglia, che per altro hanno carattere facoltativo. Viceversa i servizi comunali di sostegno preventivo alle fragilità familiari hanno assunto carattere sempre più residuale.

Da quanto sopra, ecco le proposte:

Potenziamento dei servizi consulenziali gratuiti per le crisi familiari. Richiesta all’ASL per il potenziamento dei servizi consultoriali.

Promozione dell’associazionismo familiare e regolamentazione della Consulta della Famiglia, con parere obbligatorio (non vincolante) sul Bilancio.

Fiscalità e tariffazione di vantaggio per famiglie numerose in proporzione alle fasce di reddito, con privilegio per le fasce basse ed esclusione per quelle alte. Da applicarsi ad IMU, TASI, TARI ed alle tariffe dei servizi comunali.

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