Varese, il nuovo Teatro al posto di quello esistente. Sfuma l’ipotesi dell’ex Caserma Garibaldi?

La Conferenza dei servizi ha affiancato al progetto iniziale anche quello di realizzare il nuovo edificio al posto dell’attuale teatro. Per l’ex struttura militare si pensa ad un restauro conservativo, in vista della nuova Biblioteca e di altre attività

05 Luglio 2014
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Progetto

Un cambio di programma. Che non è ancora ufficiale, ma potrebbe diventarlo a breve.

Il nuovo Teatro di Varese non si farà più all’interno dell’ex Caserma. La Conferenza dei servizi, che da mesi è all’opera per definire il masterplan della nuova piazza Repubblica, ha evidenziato infatti due grandi difficoltà per ospitare il teatro dentro l’ex edificio militare.

Prima di tutto la presenza dei vincoli sull’edificio, che limitano la libertà d’azione, e quindi continuano a rappresentare un rischio per i futuri lavori. In seconda analisi, ma connesso a questo problema, c’è anche il fatto delle dimensioni del futuro teatro. Proprio per i vincoli, la struttura non potrà essere più grande dell’ex Caserma. E quindi, innestando il teatro al suo interno, non sarà possibile ottenere una sala da 1.200 posti, ma molto più ridotta. E per stare sul mercato il teatro, come è emerso dai vari studi, non scendere sotto i 1.200 posti.

Da qui, la necessità di individuare un sito alternativo, sempre in piazza Repubblica. E la scelta è caduta sull’area occupata proprio dall’attuale teatro.

Quindi la seconda ipotesi, che come unico problema ha quello dell’interruzione dell’attività teatrale per i circa due anni previsti per i lavori. L’ex Caserma, a questo, punto sarebbe oggetto di un restauro conservativo, e andrebbe ad ospitare innanzitutto la Biblioteca Civica, come del resto è sempre stato prospettato dall’amministrazione. In più altre funzioni del mondo della cultura e attività pubbliche.
L’unico dato certo, al momento, è che la decisione finale spetterà al Comune. La Provincia e la Regione hanno confermato il proprio impegno economico, 15 milioni di euro da parte del Pirellone (che potrebbero anche aumentare) e un milione da Villa Recalcati, che mette anche a disposizione l’ex Collegio Sant’Ambrogio.

“Prendiamo atto che la Sovrintendenza non ci ha ancora risposto per quanto riguarda i vincoli e la possibilità d’azione all’interno dell’ex Caserma – spiega il sindaco Attilio Fontana – di conseguenza abbiamo sempre avuto in serbo un piano B. Che finora abbiamo tenuto di riserva perché ha la grande controindicazione di dover interrompere l’attività teatrale per almeno due anni, i tempi necessari ai lavori. Ma se dalla Sovrintendenza non arriverà una risposta esauriente, dovremo muoverci in quella direzione. A quel punto studieremo anche una soluzione per trovare una sede alteternativa momentanea per la stagione teatrale”.

“L’impegno dei tre enti coinvolti sta portando ad azioni concrete per riqualificare la piazza – spiega il commissario straordinario della Provincia di Varese Dario Galli – durante gli incontri la decisione è stata quella di lasciare al Comune la scelta di determinare il luogo dove sorgerà il teatro, noi come Provincia, e la Regione, lavoriamo alla nostra parte. Sulle due ipotesi saranno il sindaco, la giunta e il consiglio comunale ad esprimersi”.
E, interpellato, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Varese Fabio Binelli sottolinea come “il progetto che l’ente ha portato avanti è sempre stato quello di riqualificare la piazza e prevedere, nell’ambito di questa riqualificazione, la realizzazione del nuovo Teatro. Dove poi inserire il Teatro non è mai stato un dogma. Certo, all’interno dell’ex Caserma avrebbe avuto un altro effetto, ma se è più funzionale nell’altro sito, bene venga”.

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