Un Pgt che non piace agli Ordini professionali. Si è svolta ieri sera la seduta della commissione Urbanistica alla presenza dei rappresentanti di Ingegneri, Architetti, Geometri e dell’Ance.
Durante la discussione, è emersa da parte dei professionisti del settore una visione molto critica del piano elaborato dalla giunta.
In particolare, i rappresentanti degli Ordini hanno contestato la “pesantezza” dei vincoli storici sugli edifici costruiti fino al 1953.
Per effettuare anche il minimo intervento, i proprietari devono fornire una documentazione dove attestano che l’edificio può essere modificato e non è meritevole di tutela. Gli Ordini hanno contestato “l’eccessiva mole di documentazione che il cittadino deve presentare a proprie spese e che poi deve sottoporre alla commissione per avere una risposta”.
La richiesta era che il Comune si facesse carico di effettuare le verifiche. Ma l’assessora all’Urbanistica Fabio Binelli e tecnici, oltre che il presidente della commissione Matteo Giampaolo, hanno fatto quadrato, difendendo il lavoro del Comune e sottolineando che secondo loro il cittadino si trova in una posizione di maggiore tutela se ha la libertà di presentare una documentazione preparata da lui o da professionisti da lui incaricati.
Su questo punto non si è riusciti a raggiungere un’intesa, nemmeno attraverso i tentativi di mediazione da parte dei consiglieri d’opposizione. Ad esempio, il delegato dell’Udc Pietro Romeo ha proposto di invia re ai proprietari delle case soggette a vincolo, circa 3.700 in città, un modulo prestampato. Ipotesi bocciata. Mentre una mediazione è stata tentata anche dagli altri consiglieri di opposizione.
Altre polemiche sono scoppiate sul problema dell’housing sociale, i cui parametri sono stati definiti troppo stringenti dai rappresentanti. Secondo gli interventi, Varese rischierebbe di rimanere “scollata” dal resto del Paese, perché le nome inserite nel Pgt non attirerebbero possibili operatori di housing sociale. Sulla perequazione, inoltre, i rappresentanti del settore hanno sostenuto che il costo di acquisto dei diritti edificatori sia eccessivo.
Il giudizio emerso dall’opposizione è che questo Pgt risulta eccessivamente stringente, soprattutto in un momento di stasi economica. Da parte della maggioranza viene considerato invece in grado di tutelare il territorio senza restrizioni.
Di fatto, nelle sedute del consiglio comunale dove sarà discusso, in vista dell’approvazione del Pgt entro il 30 giugno, la discussione andrà a rilento.