Varese, buste paga più leggere per i frontalieri

In Svizzera alcune aziende hanno deciso di ridurre gli stipendi dei lavoratori residenti in Italia

04 Febbraio 2015
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Frontalieri

Non c’è pace per i lavoratori frontalieri, in particolare per quelli del Gruppo Fabbri che vedranno ridursi lo stipendio del 15% a fronte di una diminuzione solo del 5% per i colleghi residenti in Canton Ticino.

Sono molte le aziende svizzere che hanno ridotto gli stipendi o gli orari di lavoro ai propri dipendenti, a causa del crollo dell’euro. A subire il rafforzamento del franco svizzero sono i lavoratori italiani, molti dei quali provenienti dalla provincia di Varese.

I sindacati Unia e Ocst sono sul piede di guerra, poiché non soltanto il Gruppo Fabbri ha annunciato una riduzione di stipendio maggiore per i frontalieri almeno per i prossimi sei mesi, ma molti altri lavoratori hanno denunciato un analogo trattamento sul sito www.denunciamoli.ch.

Secondo i sindacati le aziende hanno creato disparità tra lavoratori di nazionalità diversa, violando l’Accordo sulla libera circolazione delle persone.

La Fabbri si difende affermando che la riduzione salariale era l’unica possibilità per evitare i licenziamenti, ma è alquanto strano che non abbia categoricamente rifiutato la richiesta di coinvolgere i sindacati avanzata dai rappresentati del personale dipendente.

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