
I Volontari del Decoro vigileranno su Varese. Ma non si limiteranno a compiti dj controllo, dal momento che potranno anche effettuare opere pulizia e ripristino di immobili o aree degradate.
È questa la novità più significativa del nuovo regolamento del Decoro e dell’Igiene Urbana, approvato ieri mattina dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Riccardo Santinon.
I Gruppi dei Volontari del Decoro erano già stati istituiti nella precedente versione del regolamento. Tuttavia i loro poteri erano limitati.
“Prima erano previsti infatti solo ruolo di vigilanza – spiega Santinon – mentre con questo nuovo regolamento potranno intervenire, patrocinati dal Comune, ed eseguire operazioni di pulizia e ripristino del decoro. Le modalità andranno ancora definite, questo però è un primo importante passo verso la collaborazione tra istituzioni e cittadini per tenere pulita e salvaguardare la nostra città”.
Il testo del regolamento recita: “È istituito il “Gruppo Volontari del Decoro”. Il Gruppo, oltre alle funzioni di vigilanza, svolge le seguenti attività ritenute utili alla collettività comunale: cura, manutenzione e valorizzazione dei beni patrimoniali vandalizzati (arredo urbano e edifici di proprietà comunale); segnalazione di atti di vandalismo e di danneggiamento del patrimonio pubblico e in particolare di quello comunale”.
Un’altra novità rispetto al precedente regolamento riguarda la possibilità che il Comune riorganizzi i vani tecnologici dei servizi pubblici, ovvero le centraline di metallo, presenti in vari punti della città. L’idea è quella di mitigare questi impianti con interventi che li abbelliscano in linea con il decoro del centro, oppure che li rendano meno visibili.
Inoltre, cambiano anche le modalità attraverso le quali i privati che devono ripulire i muri danneggiati da atti di vandalismo possono richiedere i contributi comunali.
“I proprietari e/o i legali rappresentanti che intendono accedere ai contributi di cui al comma 2, devono presentare, nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 luglio dell’anno solare successivo a quello oggetto dell’accertamento a bilancio, specifica domanda redatta su modello predisposto dall’Area XI Tutela Ambientale unitamente alla documentazione relativa alle spese sostenute” si legge. Nella precedente versione le richieste dovevano arrivare nel periodo tra febbraio e marzo.