“Tutta Italia sarà zona protetta”.
Non più zona rossa, verde o gialla. Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutta Italia come fino a oggi in Lombardia e nelle 14 province. Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando quanto preannunciato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia.
“Capisco le famiglie e i giovani – ha detto Conte -. Ma purtroppo tempo non ce n’è, i numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita dei contagi e delle persone decedute. Ai loro cari la vicinanza del governo e di tutti gli italiani. Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Dobbiamo farlo subito e ci riusciremo se tutti lo faremo. Per questo abbiamo deciso di adottare misure ancora più stringenti per fermare il coronavirus e tutelare i cittadini. Siamo costretti a scegliere e a imporre sacrifici. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione: io resto a casa. Non ci sarà più una zona rossa, ci sarà un’Italia zona protetta. Su tutto il territorio da evitare spostamenti a meno che non siano motivati da comprovate ragioni da lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute. Aggiungiamo un divieto in assembramenti all’aperto o in luoghi pubblici”.
Le nuove misure, che saranno stasera in Gazzetta Ufficiale e diventeranno operative da domattina, e di cui il premier ha informato il Quirinale e le opposizioni, riguardano anche scuole e manifestazioni sportive: in tutta Italia gli istituti rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Gli eventi sportivi non proseguiranno, si ferma quindi anche il campionato di Serie A.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio nazionale i casi totali sono 9172, al momento sono 7985 le persone che risultano positive al virus.
Le persone guarite sono 724.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 4316, in terapia intensiva 733, mentre 2936 si trovano in isolamento domiciliare.
I deceduti sono 463, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
Il Capo della Protezione civile e Commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, ha inoltre comunicato che è stata avviata la consegna di 325 ventilatori per le terapie intensive e sub-intensive, da questa sera la distribuzione inizia con la Lombardia; ha inoltre ricordato che prosegue la distribuzione delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale. In particolare, domani verranno distribuite circa 100mila mascherine negli istituti penitenziari.