Lo sciopero dei lavoratori Trenord annunciato per domani, venerdì 6 Luglio, ha come motivazioni criticità croniche nell’organizzazione aziendale che il M5S denuncia da anni, a partire dalla scarsità degli investimenti e dalle carenze di personale.
Nel merito il Consigliere regionale M5S Nicola Di Marco dichiara: “Condividiamo le ragioni dello sciopero. Le criticità nella gestione di Trenord, seconda azienda di trasporto su ferro d’Italia, sono da tempo evidenti e come M5S abbiamo in più occasioni e sedi, da Regione Lombardia al Parlamento nazionale, richiesto una revisione profonda delle politiche aziendali. Anche Regione deve invertire le priorità di investimento: attualmente il 95% delle risorse di bilancio per infrastrutture e trasporti è investito in grandi opere, spesso inutili come la Bre.be.mi, mentre rimangono le briciole del 5% degli investimenti nel tpl (trasporto pubblico locale). Le risorse quindi ci sono ma sono mal distribuite ed investite.
In particolare, notiamo una carenza cronica di personale in una società come Trenord, situazione che spesso causa disservizi. Qui inizia lo scaricabarile dell’azienda nei confronti dei lavoratori, quando Trenord sostiene che molte soppressioni siano dovute all’assenteismo dei lavoratori. Ciò è contestabile, innanzitutto perché Trenord ha già tutti gli strumenti legali e contrattuali per contrastare eventuali episodi di assenteismo ingiustificato, e inoltre perché il miglior modo per evitare che le assenze legittime per malattia o altri motivi provochino disservizi è quello di dotare la società di un organico non sottodimensionato rispetto alle esigenze aziendali.
E’ davvero ipocrita lesinare sull’organico e le assunzioni e poi, quando come inevitabile conseguenza si creano disfunzionalità e disservizi, addossare la colpa al presunto assenteismo. I cittadini si aspettano invece una gestione efficiente delle ingenti risorse pubbliche destinate a Trenord, il che comprende livelli adeguati di nuove assunzioni per coprire tutte le esigenze aziendali.
A ciò si aggiunga che il preannunciato piano di riassetto della rete di biglietterie lascia presagire ulteriori riduzioni di personale con conseguente rischio di peggioramento dei servizi erogati. Noi chiediamo al contrario un’inversione di rotta: maggiori investimenti di Regione e a cascata di Trenord nel trasporto pubblico locale per la manutenzione, l’ammodernamento della rete, nonché nuove assunzioni per coprire pienamente le esigenze di organico”.