Si è tenuta lo scorso giovedì la conferenza stampa di presentazione della 49esima rassegna teatrale dello storico centro culturale gallaratese, una conferenza che ha ufficialmente riaperto i battenti e snocciolato tutto il programma e le molteplici attività previste per la stagione 2016/17.
A fare gli onori di casa ci ha pensato come di consuetudine Don Alberto Dell’Orto che da subito ha voluto sottolineare come anche quest’anno si sia puntato sulla qualità e sulla continuità, caratteristiche portanti della rassegna che assolve a pieno al compito di Sala Parrocchiale inserita in un contesto cittadino.
Otto i lavori in cartellone con avvio riservato allo spettacolo di Sergio Rubini “Provando…dobbiamo parlare” che il 15 ed il 16 novembre inaugurerà l’annata. Spazio, poi allo sport, ai problemi della società moderna e non solo rivisti in chiave teatrale ma riflessiva, spazio alle risate, alla brillantezza così come all’esperienza. Ecco perché trovano collocazione “Le Olimpiadi del 1936” di Emilio Russo e Caterina Spadaro e con la partecipazione del famoso giornalista Federico Buffa (29, 30 novembre), “Human”, di e con Lella Costa e Marco Baliani (13, 14 dicembre), “La Locandiera”, famosa commedia di Carlo Goldoni prevista anche in una sessione pomeridiana (10, 11 gennaio), “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Kesey Ken (7-8 febbraio), “Calendar Girls” di Tim Firth (27-28 febbraio), “Modigliani” di Angelo Longoni (6-7 marzo) e “Misura per Misura” di William Shakespeare (28-29 marzo).
Tanti gli attori di primordine che calpesteranno il palco di via Don Minzoni come Fabrizio Bentivoglio, Daniele Russo, Elisabetta Volgoi, Angela Finocchiaro, Marco Bocci, Romina Mondello, Jurij Ferrini e molti altri, a dimostrazione del fatto che Le Arti è sempre un parquet ambito.
Non solo spettacoli serali, il Teatro delle Arti si è attrezzato anche per il Festival Pandora realizzato in collaborazione con Busto Arsizio, Castellanza, Besnate e Cardano al Campo e che quest’anno avrà il titolo di “Pandora – Nuovi Vizi, Nuove Virtù”. “L’attenzione verso le problematiche contemporanee è un tema caldo che ci teniamo ad affrontare – spiega Cristina Boracchi responsabile di Filosofarti – e questa rassegna, fatta anche di attori e letterati del calibro di Luca Mercalli, Massimo Cacciari e Paolo Cattorini, vuole proprio approfondire le tematiche per capire come agire in merito”. “Il programma è ampio – prosegue Boracchi – perché il target a cui ci rivolgiamo è ampio, non voglio focalizzarci solo su una certa fascia d’età con determinati interessi, cerchiamo di coinvolgere tutti e lo faremo anche con altri due seminari che andranno ad aggiungersi ad un evento speciale di cui, però, non voglio dire altro, sarà una sorpresa”. Menzione speciale per Paolo Cattorini, che torna nella sua città natale, Gallarate, a dimostrazione quanto l’impegno paghi e quanto sia fondamentale non dimenticare le proprio origini. E a proposito di impegno Cristina aggiunge, concludendo: “Questa realtà no profit riesce a fare cultura grazie ai molti volontari che collaborano e che ringrazio, ma dimostra anche come le competenze qui possano essere acquisite con volontà ed impegno profuso, ed è questo su cui puntiamo”.
Tutto qui? Ma neanche per idea. Non si può tralasciare il discorso scuole né Cineforum. Partendo dal primo, sono quattro gli spettacoli riservati alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado che si svolgeranno tra novembre ed aprile, e che continueranno a coinvolgere i più giovani offrendo loro opportunità di cultura, confronto e riflessione. Il Cineforum, invece, ha già visto la prima in data 22 settembre e proseguirà per tutti i giovedì fino al 1 dicembre: costo degli spettacoli singoli 7€, costo della tessera 50€.
A chiudere la conferenza stampa altri due interventi.
L’Assessore alla Cultura di Gallarate, Isabella Peroni: “Il sostegno delle amministrazioni a queste iniziative è ben presente, questi sono tutti progetti importanti che s’inseriscono anche “Officina Contemporanea”, il progetto gallaratese che fa rete da tre anni a questa parte; coinvolgere tanti soggetti che operano a diversi livelli è uno dei segreti per riuscire bene, e il Teatro delle Arti in questo senso è una “fucina di cultura” che l’amministrazione sostiene anche con due locandine (una per il 2016, una per il 2017)”.
In conclusione Monsignore Ivano Valagussa, prevosto della città: “In primis un grazie a chi lavora a tutto ciò è doveroso, condividere questa ricchezza, questo saper fare cultura con simpatia è qualcosa che spero giunga soprattutto ai giovani, bisogna investire per loro, interagire dev’essere il nostro pane quotidiano come credo lo rappresenti questa rassegna viva da ben 49 anni”.
Informazioni tecniche: per gli abbonamenti prevendite operative dal 28 ottobre, biglietti per il primo spettacolo disponibili dal 10 novembre. Per tutte le info: www.teatrodellearti.it.
Mariella Lamonica