Spostamenti tra regioni, “per spostamenti aspettiamo i dati di giovedì”. In merito agli eventuali spostamenti extraregionali, “in termini generali si è ritenuto opportuno attendere quantomeno il flusso dei dati fino a giovedì per effettuare valutazioni più circostanziate”. È quanto si legge nella nota congiunta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e del presidente della Regione Attilio Fontana, diffusa al termine dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Lombardia.
Non tutte le regioni quindi potrebbero avere il via libera a partire dal 3 giugno: la Lombardia, ma anche il Piemonte e forse l’Emilia-Romagna potrebbero decidere di far slittare la riapertura di una o addirittura due settimane. Il motivo è dovuto all’alto numero di contagi presenti soprattutto nel nord-ovest. I dati fondamentali per stabilire se potranno essere autorizzati o meno gli spostamenti arriveranno il 29 maggio. Poi gli esperti nell’arco di qualche giorno dovrebbero valutare l’andamento della curva e solo allora si riunirà il governo: è probabile che la decisione arrivi tra l’1 e il 2 giugno.
Lombardia, Piemonte e forse anche Emilia-Romagna rischiano dunque di rimanere chiuse ancora per una settimana o forse due dopo il 3 giugno. La decisione non è ancora stata definitivamente presa, ma è nell’aria a causa delle proteste di alcuni governatori che sarebbero pronti, in caso contrario, a mettere in quarantena chi arriverà da quelle zone. Le linee guida nelle regioni del Nord-ovest, quindi, potrebbero essere diverse rispetto a quelle seguite nel resto d’Italia.