Approvato oggi in Consiglio regionale un Progetto di Legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario.
“Regione Lombardia ha deciso di dotarsi di uno strumento normativo unico in Italia, dimostrandosi apripista anche nella tutela dei lavoratori dell’ambito sanitario e sociosanitario, oltre che ovviamente dei pazienti in degenza. Nella nuova legge, ritengo particolarmente apprezzabili i passaggi relativi alla videosorveglianza e al controllo degli accessi. In questo modo abbiamo messo nero su bianco un rimedio efficace per tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti in special modo per i Pronto Soccorsi, luoghi spesso colpiti da fenomeni di grave violenza”.
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario approvata oggi in Aula.
“La Lombardia ha dimostrato, quindi, di fare sempre la propria parte. Ci aspettiamo ora che il Governo faccia lo stesso, sia per l’innovazione dei nostri ospedali sia per la sicurezza di chi ci lavora. Mancano ad oggi una normativa a livello nazionale e un piano di investimenti che dia una visione di prospettiva alla problematica” sottolinea Monti.
“Oggi si è concluso un importante percorso che ha visto le Commissioni Affari istituzionali e Sanità di Palazzo Pirelli convergere su un testo condiviso per la tutela e la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento sensibile dei casi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Il testo approvato oggi ha unito due Progetti di legge presentati dalle due Commissioni consiliari, sui quali è stata operata una sintesi che ha portato ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e che va nella direzione di una ricognizione dello stato dell’arte di tutte le strutture presenti sul territorio. Chiediamo altresì una relazione annuale sulle stesse ed interventi per potenziare i sistemi di sicurezza nelle varie strutture, a tutela dei lavoratori” aggiunge Alessandra Cappellari (Lega), Presidente della II Commissione Affari Istituzionali.