
Vi aspettiamo sotto il porticato del Municipio e Biblioteca, con un paio di scarpe rosse e un lumino, posizioneremo le nostre scarpe e lumini sotto il portico in omaggio a tutte le vittime di violenza.
Venne istituita nel 1999 dall’Onu, non è una data a caso. E’ il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, dove tre sorelle, considerate rivoluzionarie, furono torturate, chiuse nell’automobile su cui viaggiavano e spinte in un precipizio, simulando così una morte accidentale.
Oggi sono il simbolo internazionale della battaglia contro la violenza alle donne.
La messicana Elina Chauvet nel 2009 fu la prima artista a raccontare attraverso le sue opere, i rapimenti, gli stupri e gli omicidi di donne messicane che dal 1993 rimanevano impuniti nella cittadina di Ciudad Juàrez. Raccolse scarpe di colore rosso, simbolo di sangue e violenza, e iniziò ad esporle nelle piazze. Il suo progetto “Zapatos Rojos” fece, così, il giro del mondo. L’arte aveva acceso i riflettori su una situazione dove i media e la legge non erano arrivati.