
Accordo trovato. Come anticipato da Vareseneparla.com c’è la comune volontà di arrivare a un’intesa bipartisan sulla riforma del sistema sociosanitario tanto che all’unanimità questa sera i gruppi consigliari hanno decisio di cancellare le due sedute d’Aula previste per giovedì e venerdì per permettere al gruppo di lavoro di limare il testo che a questo punto sarà presentato in Consiglio regionale settimana prossima.
Tecnicamente ci vorranno comunque due giorni per le operazioni di voto: questo vuol dire che la Leggge vedrà la luce il 5 agosto. E’ un momento delicato perché – trovata la quadra di massima – bisogna far collimare tutte i tasselli del puzzle che vede ancora alcune caselle fuori posto come quella relativa alle funzioni (e governance soprattutto) dell’Agenzia di controllo. Ma bisognerà anche far digerire a molti la cancellazione degli ospedali d’eccelleza (quelli sopra i mille posti letto) con l’introduzione delle sole Asst: Bergamo, Brescia, Niguarda, San Paolo… dovranno tutti “sporcarsi” le mani con il sociosanitario. Le Ats saranno otto e l’Assessorato sarà unico anche se la decisione non sarà obbligatoria: è possibile che non entrerà nella Legge come condizione essenziale ma sarà una facoltà del governatore. Ci saranno significative ricadute anche nella nostra provincia. Sì perché – grazie alla paziente opera di mediazione del presidente Fabio Rizzi – il voto che il Consiglio esprimerà includerà il via libera all’azzonamento. Fermo restando che l’Ats dell’Insubria avrà sede a Varese e comprenderà anche il territorio di Como (escluso l’alto lago), sulle Asst la battaglia sarà fino all’ultimo secondo possibile. I giochi comunque sembrano fatti: non ci sarà un’Azienda unica interprovinciale (Macchi più Sant’Anna) e nemmeno provinciale (Varese, più Busto Arsizio e Gallarate) lasciando spazio a due soli poli attrattivi. Varese sarà costituita dall’ospedale di Circolo, dal Ponte, da Cuasso al Monte, da Cittiglio e da Luino e comprenderà anche i presidi di Angera e Somma; mentre Busto Arsizio ingloberà Gallarate mantenendo Tradate e Saronno. Questa soluzione premia il lavoro fatto da Rizzi (Lega), non scontenta l’Ncd (Cattaneo: “Fa bene tutto fuorché l’azienda unica”), non umilia Forza Italia che vedrebbe allargare la sua area d’influenza anche su Gallarate.
Simone Rasetti
Vareseneparla.com