
L’esponente leghista, già segretario federale, è stato condannato a un anno e a 450 euro di multa. L’ex ministro è stato condannato per un solo capo di imputazione con pena sospesa e all’interdizione dai pubblici uffici. Maroni è risultato colpevole del reato di turbata libertà del contraente per l’affidamento di un incarico in Expo alla ex collaboratrice Mara Carluccio. Assolto “perché il fatto non sussiste” invece dal reato di induzione indebita per avere esercitato pressioni illecite finalizzate a far partecipare a una missione a Tokyo un’altra sua ex collaboratrice, Mariagrazia Paturzo, a cui, secondo l’accusa, Maroni sarebbe stata legato da una “relazione affettiva”.
“Vengo assolto e condannato allo stesso tempo. Un colpo al cerchio e una alla botte per una raccomandazione mai fatta – è il commento dell’ex governatore lombardo – Sono deluso, ma non mi scoraggio: ribadisco la mia totale estraneità a qualsiasi comportamento illecito e proprio per questo sono certo che in appello verrò completamente assolto”.