Otto nuovi docenti in cattedra all’Insubria

L’ateneo investe grazie all’aumento delle risorse per assumere personale; i sei professori associati e i due ricercatori eserciteranno la loro attività clinica in convenzione all’Ospedale di Circolo di Varese e alla Fondazione Maugeri di Tradate

31 Ottobre 2019
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Otto nuovi docenti sono in arrivo a novembre alla Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria: l’ateneo investe, grazie all’aumento delle risorse a disposizione per acquisire personale.

Diventano professori associati: Luca Cabrini per Anestesia e rianimazione, Marco Paolo Donadini per Medicina interna, Gabriele Piffaretti per Chirurgia vascolare, Massimo Venturini per Radiologia, Fabio Angeli e Annalisa Carlucci per Malattie dell’apparato cardio-vascolare e malattie dell’apparato respiratorio. Ci sono anche due nuovi ricercatori, tra cui Federico Fontana per Radiologia e una nomina in via di definizione per la disciplina di Chirurgia generale.

Fabio Angeli si è laureato e poi specializzato in Cardiologia e Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Perugia e ha svolto la sua attività nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Perugia. Si è occupato di cardiologia preventiva, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco e sindromi coronariche acute. È tra i primi studiosi sull’ipertensione negli ultimi 10 anni e tra i Top Italian Scientist della Via Academy.

Luca Cabrini ha compiuto i suoi studi all’Università Statale di Milano e ha sempre lavorato all’Ospedale San Raffaele fino a ricoprire il ruolo di responsabile della Terapia Intensiva Generale. Si è occupato in particolare del paziente critico in Terapia Intensiva e Pronto Soccorso, di teamwork e sicurezza in ambito anestesiologico e rianimatorio, di umanizzazione delle cure in Terapia Intensiva.

Annalisa Carlucci si è laureata e poi specializzata in Malattie dell’apparato respiratorio all’Università del Sacro Cuore di Roma. Esercita alla Fondazione Maugeri di Tradate. Ha lavorato all’Hopital Henri Mondor-Creteil di Parigi, dove ha svolto anche attività di ricerca clinica sulla Ventilazione meccanica.

Marco Paolo Donadini si è laureato e poi specializzato in Medicina Interna all’Insubria e ha, tra l’altro, partecipato a un master in Canada nel campo del tromboembolismo venoso e delle terapie antitrombotiche. Nel 2015 ha ottenuto il dottorato in Farmacologia Clinica e Sperimentale all’Insubria. Di recente ha vinto un finanziamento di 450mila euro del Ministero della Salute per un progetto di ricerca sul ruolo della disfunzione endoteliale nel tromboembolismo venoso.

Gabriele Piffaretti si è laureato in Medicina e poi specializzato in Chirurgia Generale all’Insubria. Dal 2009 lavora nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Circolo di Varese. È principal Investigator di 4 studi multicentrici mondiali in ambito chirurgico vascolare ed endovascolare e coinvestigator in altri sedici.

Massimo Venturini si è laureato all’Università degli Studi di Milano. Dal 2006 professore a contratto all’Università Vita-Salute San Raffaele, è stato nel 2014 consigliere della Società italiana di Radiologia medica per Regione Lombardia, nel 2015 membro del Research Committee, nel 2017 dello Standard of Practice Committee nell’ambito del Cirse (Cardiovascular and interventional radiological society of Europe) e nel 2019 è stato uno dei due delegati italiani per la Radiologia interventistica dello Uems (Unione medici specialisti europei). È appena stato nominato direttore della Radiologia dell’Ospedale di Circolo.

I nuovi docenti eserciteranno la loro attività clinica in convenzione all’Ospedale di Circolo di Varese e due (Carlucci e Angeli) alla Fondazione Salvatore Maugeri di Tradate, come previsto dalla legge Gelmini del 2010.

Soddisfatto il rettore dell’ateneo Angelo Tagliabue: «L’Insubria mette nuove competenze e risorse a disposizione degli ospedali del territorio, con cui condivide l’obbiettivo primario della salute dei cittadini. Per un medico che sia anche docente il rapporto diretto con il malato è fondamentale, così come sono fondamentali la ricerca e il confronto accademico affinché la scienza di Ippocrate possa guardare al futuro».

Giulio Carcano, presidente della Scuola di Medicina dell’Insubria: «Queste nomine nascono nel rispetto della prescrizione legislativa del 2015 per l’accreditamento delle scuole di specializzazione e si realizzano grazie all’impegno dell’ateneo e del rettore, che hanno scelto di convogliare su Medicina parte delle risorse a disposizione. Inoltre era necessario un intervento costruttivo e innovativo, a fronte del fatto che alcuni docenti sono andati in quiescenza e dovevano essere rinnovati. Così oggi l’Insubria acquista risorse importanti e competenti, sia dal punto di vista accademico sia dal punto di vista clinico, a favore della formazione degli studenti e della salute dei cittadini».

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