Occupazione e stipendi sopra la media per i laureati Insubria

Rapporto Almalaurea: confermata la tendenza positiva per l’occupazione dei laureati Insubria

15 Giugno 2020
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La percentuale dei laureati dell’Università dell’Insubria che trovano lavoro si riconferma più alta della media, secondo i dati del XXII Rapporto di AlmaLaurea, il consorzio che coinvolge 76 università italiane e ne analizza in modo approfondito il profilo e la condizione occupazionale dei laureati.

In particolare l’86,2% dei laureati triennali a un anno dal titolo ha un impiego ben retribuito, contro la media lombarda dell’82% e nazionale del 74,1%. Per quanto riguarda i laureati magistrali, sempre a un anno dal titolo, il tasso di occupazione è dell’82%, maggiore rispetto al 71,7% nazionale ma anche all’81,2% della Lombardia.

Gli intervistati da AlmaLaurea sono stati 1869: 1370 laureati di primo livello, 225 dottori magistrali e 269 a ciclo unico (i restanti sono laureati in altri corsi precedenti alla riforma), con un aumento degli studenti provenienti da altre regioni o di cittadinanza estera.

Ottimo anche il livello qualitativo dei laureati Insubria: l’età media alla laurea è 25,1 anni e il 63,6% dei laureati termina l’università in corso con un voto medio di 99,4 su 110 per i titoli triennali e 108,9 per i magistrali biennali. Inoltre il 60,1% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studio e il 10,3% ha svolto un’esperienza di studio all’estero, per lo più con il programma Erasmus.

Quali sono gli aspetti più apprezzati? Il 90,4% è soddisfatto del rapporto con i docenti, l’86,7% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso, il 79,3% considera le aule adeguate. Più in generale, il 91,7% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

Positivo il quadro sul fronte occupazionale e retributivo: dei 1293 i laureati nel 2018 che si sono fermati al titolo triennale, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è dell’86,2%, in crescita rispetto all’82,2% del 2018, con una retribuzione media di 1.345 euro mensili netti.
I 448 laureati di secondo livello e a ciclo unico del 2018, contattati dopo un anno, sono occupati per l’82,3%, con una retribuzione media di 1530 euro mensili netti.
I laureati del 2014 contattati a cinque anni sono 368 e il 92,2% lavora con retribuzioni medie di 1733 euro mensili netti: l’82,6% è inserito nel settore privato, mentre il 16,8% nel pubblico.

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