Nature Urbane seconda edizione: 25mila persone e 400 eventi

Bilancio positivo per la seconda edizione della rassegna varesina, con un aumento di interesse dall’anno scorso

25 Ottobre 2018
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Oltre 25 mila presenze per la seconda edizione di Nature Urbane, Il festival del paesaggio di Varese ha quindi superato i risultati raggiunti nel 2017. Una grande risposta quindi, soprattutto dalla città, che ha confermato di apprezzare l’appuntamento organizzato dal Comune di Varese dedicato al paesaggio, alla cultura, all’ambiente e all’arte di Varese. Dunque il bilancio tracciato dall’amministrazione è positivo anche alla luce dei dati sulle presenze nei vari eventi e sull’interesse e l’attenzione registrate. Grande successo per gli eventi che sono il cuore del festival: le visite ai parchi delle ville private, aperte in esclusiva assoluta per Nature Urbane e ai percorsi tra arte e natura negli imperdibili panorami della città giardino. Durante i 10 giorni di nature Urbane infatti si è registrato il sold out per quasi tutte le visite ai parchi delle ville private: ben 23 nel 2018, rispetto alle 10 ville della prima edizione. Ma tanta è stata la partecipazione anche a tutti gli eventi collegati a Nature Urbane: l’ultima sera il cortile d’onore del palazzo comunale, con lo sfondo di Palazzo Estense illuminato per l’occasione e alle spalle la fontana dei Giardini, ha accolto oltre 1000 persone che hanno ascoltato le musiche dell’Orchestra accademica di Davide Sgobbi. Grande partecipazione anche per il concerto del Trio Carbonare.

Grande l’attenzione anche sul web con dati importati sugli accessi che dimostrano il forte interesse dei cittadini e turisti. Solo il sito di nature urbane ha registrato oltre 100 mila accessi dal giorno del lancio dell’iniziativa. Solo il primo giorno di apertura delle prenotazioni alla visite nei parchi, nella prima ora hanno provato a registrarsi migliaia di persone . Molto positivi anche i dati sui social che tra Facebook e Instagram hanno raggiunto circa 350 mila visualizzazioni. A questi dati si aggiungono le uscite nazionali sui mass media tra cui Nature urbane in homepage sul Corriere.it, su Repubblica.it, sulle pagine della Stampa e molti altri per non dimenticare le tante uscite sui giornali locali.

Tra gli eventi più apprezzati ci sono anche le letture nei parchi. Dopo il successo del Barone Rampante dell’anno scorso, quest’anno è stata l’Isola del Tesoro di Stevenson il libro protagonista della rassegna tra cultura e paesaggio: 10 ambientazioni naturali della città hanno accolto attori famosi che ogni sera hanno letto un capitolo dell’intramontabile capolavoro letterario. Migliaia di persone hanno seguito con attenzione le varie tappe tra i parchi della città ascoltando le letture dall’Isolino Virginia al Campo dei Fiori passando dalla riva del lago di Varese e poi attraverso i principali parchi della città.

Ma Nature Urbane è stato anche un grande momento di educazione ambientale che ha coinvolto scuole, bambini e ragazzi di tutta Varese. Migliaia i piccoli coinvolti in passeggiate, gite, eventi di approfondimento e alla scoperta di parchi e musei. Affluenza altissima di scuole si è registrata nelle gite organizzate dall’amministrazione al Parco dei Giardini Estensi e al Castello Mantegazza dove i bambini si sono scoperti piccoli scienziati dell’ambiente. Questo importante filone però non si conclude con i 10 giorni del festival perché il percorso di educazione ambientale di Nature Urbane andrà avanti nelle scuole comunali di Varese per tutto l’anno.

Inoltre più di 2000 persone hanno partecipato agli eventi come le mostre sull’Aermacchi in Camera di Commercio o l’installazione artistica di Pirelli a Villa Mirabello. Oltre 3000 persone invece hanno partecipato alle iniziative del Fuorifestival tra cui ad esempio il picnic e i concerti per i giovani a villa Toeplitz.

“Siamo partiti da una città che due anni fa abbiamo promesso di rilanciare anche grazie al turismo, mentre in passato si pensava che non potesse essere turistica – ha affermato il sindaco Davide Galimberti – I numeri di quest’anno di Nature Urbane dimostrano che abbiamo cominciato a cambiare la direzione della città e che per primi i cittadini di Varese e poi quelli del territorio e della Lombardia (e una parte di italiani e stranieri) inizia a percepirci come un posto dove pensare di poter passare una breve vacanza anche grazie alle nostre straordinarie risorse naturali intrecciate con la cultura e la bellezza della nostra città. È lo stesso fenomeno avvenuto con una precisa guida amministrativa a Milano da Expo in poi e a Torino dalle Olimpiadi invernali del 2006. Questo percorso deve avere delle tappe progressive naturalmente – conclude il sindaco Galimberti – e le nostre passano da due obiettivi che ci diamo per la prossima edizione 2019 di Nature Urbane e da altri due appuntamenti che potrebbero essere decisivi per il posizionamento turistico di Varese. Per Nature Urbane 2019 abbiamo l’obiettivo di aumentare il numero di visitatori e quello di pareggiare investimento del Comune e investimento dei partner tecnici e economici. A questi obiettivi si somma la prima tappa che rafforzerà l’attrattività nazionale di Varese, la mostra di Guttuso che porterà da noi decine di migliaia di visitatori l’anno prossimo. La seconda tappa sarà la Coppa del Mondo di canottaggio del 2020. E se l’operazione Milano-Cortina 2026 dovesse andare in porto per le Olimpiadi invernali potremmo regalare a Varese una ulteriore consacrazione nel turismo internazionale supportando Milano in questa manifestazione sportiva globale”.

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