Morazzone mette in mora lo Stato. Bianchi: “Paghi i debiti, o passiamo alle vie legali”

Ad oggi dallo Stato sarebbero arrivati solo 5.000 euro sui 600.000 totali dovuti. Il sindaco Matteo Bianchi dà il via alla ”resistenza fiscale”

02 Settembre 2015
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Dopo la cacciata di Equitalia avvenuta nel 2012 senza provocare contraccolpi e rimpianti, nasce in questi giorni drammatici, in cui lo Stato perde visibilmente il controllo di un fenomeno da lui stesso alimentato e finanziato – quello dell’immigrazione selvaggia e incontrollata – la volontà del Comune di Morazzone, guidato dal sindaco e segretario provinciale della Lega Nord, Matteo Bianchi, di proseguire nella “resistenza fiscale” mettendo in mora lo Stato e nello specifico il Ministero dell’Economia.
Ritenendo la misura ormai più che colma, con i cittadini che si sentono schiacciati dal peso delle tasse che poi vengono utilizzate per pagare strutture di richiedenti asilo tecnicamente clandestini, si aggiunge la beffa per gli Enti locali. 

“I 4.400 morazzonesi pagano più di 12milioni di euro di imposte allo Stato centrale e sul territorio, quest’anno, il Ministero ha deciso di ristornare l’irrisoria cifra di 600.000 euro, cosa già di per sé sufficiente per alzare barricate contro questo trattamento. Tuttavia lo Stato, ad oggi, di quella cifra ha pagato solo 5mila euro e la rimanenza di 595.000 euro non accenna a vedersi sul conto corrente. Oltretutto, al Ministero nessuno sa nulla, come da buona prassi romana. Da oggi passiamo ai fatti ed abbiamo scritto raccomandata in cui mettiamo in mora lo Stato, come un qualsiasi soggetto che ha un debito nei nostri confronti. Se entro 7 giorni non avremo risposte, passeremo alle vie legali per recuperare il nostro credito, valutando anche forme di compensazione. Non si può compensare tra Enti Pubblici: bene, ma non si potrebbe anche non pagare una somma di circa 140euro/pro capite che sono una enormità”.
“Se questi soldi non arriveranno – prosegue Bianchi – non accetteremo di utilizzare il nostro fido bancario e pagare interessi per una negligenza del Governo: invece non pagheremo l’Iva su fatture. Un sindaco ha il dovere di fare gli interessi delle finanze locali e saltare oltre il fossato, anche se questo è profondo: noi ci adopereremo per farlo”.

Bianchi sottolinea che tutti i comuni sono nell’analoga situazione e la Lega Nord organizzerà una riunione di coordinamento e di valutazione del tema tra sindaci, alla presenza del commissario nazionale Paolo Grimoldi venerdì 4 settembre, alle 21, a Busto Arsizio, presso il Museo del Tessile.
Da segnalare che nella stessa location di via Volta a Busto è atteso per domenica 6 settembre alle ore 20.30 Matteo Salvini. “Sarà anche l’occasione – conclude il segretario provinciale Bianchi – per dirimere la questione delle alleanze locali e fare chiarezza in tal senso sul territorio”.

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