Nessun taglio alle indennità a Malnate. Perché erano già state ridotte della metà a inizio mandato.
L’emendamento presentato dal gruppo del Pdl è stato bocciato dalla maggioranza. Che lo ha definito “strumentale” dal momento che “all’inizio del nostro mandato abbiamo dimezzato le indennità, che la giunta Damiani, di centrodestra, si era aumentata”.
Il giorno dopo lo stesso sindaco Samuele Astuti risponde che “durante il dibattito lo stesso Pdl non mi sembra abbia insistito più di tanto, dal momento che da parte nostra abbiamo assicurato la copertura delle eventuali maggiori spese del capitolo per i servizi alla persona, che loro chiedevano di finanziare con l’emendamento. Per il resto, non mi interessa fare polemica su questa cosa, ma confermo come è stato detto che il primo atto della mia giunta è stato il dimezzamento delle indennità”.
Sul punto dell’emendamento, tuttavia, non è soddisfatto il portavoce del Pdl cittadino Luca Rimoldi.
“Si è persa un’occasione da parte della politica di aiutare le persone bisognose – è la critica di Rimoldi – non percepire il gettone di presenza per i consiglieri e ridurre una piccola parte dell’indennità di assessori e sindaco non cambia la vita a nessuno”. E quindi una “frecciata” alla giunta: “Noto che su questo argomento il Pd di Malnate e il segretario provinciale la pensano diversamente dal consigliere comunale del Pd di Varese Fabrizio Mirabelli, che aveva fatto analoga proposta a Varese”.
E sul fatto che l’unica giunta di centrodestra che Malnate abbia visto negli ultimi anni si fosse aumentata le indennità, Rimoldi “bacchetta” anche i suoi: “Era stato un errore, io non ho mai condiviso quell’atto”.