
Per le prossime feste di Laurea, l’università di Varese ha bandito l’uso di coriandoli a famiglie, parenti e amici. Il motivo? Viene richiesto un maggior senso civico e più educazione verso coloro che nelle ore successive devono ripristinare l’ordine e il decoro vicino alla struttura.
I cartelli di appello verso i parenti dei futuri festeggiati campeggiano oggi fuori dalla sede di Via Dunat, riportando il messaggio “Tutti i lavoratori della nostra università, assieme agli studenti interni, i borsisti e i dottorandi che quotidianamente operano in questo edificio che ospita due dipartimenti scientifici, fanno appello al senso civico e alla buona creanza vostra e dei vostri parenti e amici affinché la vostra legittima esultanza per l’importante traguardo raggiunto si manifesti con modalità che non travalichino le normali regole dell’ospitalità e del rispetto dovuto a un edificio e alle persone che lo frequentano”.
La nota prosegue con un dettaglio sugli articoli che sono stati inclusi nella lista del divieto “In particolare va evitato l’uso di coriandoli, stelle filanti o altro che imbrattano o deturpano il prato e gli spazi antistanti l’ingresso e che offendono il senso di rispetto di un bene pubblico, sentimento che dovrebbe animare tutti i cittadini degni di questo nome e in particolare chi, proprio in virtù degli studi fatti e del titolo acquisito, dovrebbe farsi maggiormente carico delle responsabilità di un civismo consapevole”.
Disappunto tra gli studenti che hanno avviato un piccola protesta contro le decisioni della direzione, una misura drastica che obbligherebbe loro a “contenere la gioia” della fine del loro percorso di studi.
Parzialmente dalla parte degli studenti parla Fabio Conti, direttore del dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, che li difende “So’ Ragazzi” ma poi sottolinea come un minimo di contegno sia necessario per il rispetto dei luoghi comuni.