Longhin (Lega Nord): “Più controlli nei centri d’accoglienza”

Il consigliere provinciale leghista presenta una mozione a Villa Recalcati

15 Febbraio 2016
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Profughi

Premesso che:
• La procura della Repubblica di Avellino, su segnalazione della Cgil, ha recentemente scoperto numerosi centri di accoglienza non in regola con le vigenti norme igienico-sanitarie
• Le indagini dei NAS hanno portato al sequestro di ben 7 centri dei 33 in attività in Irpinia
• Il Prefetto di Avellino ha apposto i sigilli, in via amministrativa, ad altri 3 centri
Considerato che:
• Numerosi sono i dirigenti delle cooperative sociali iscritti nel registro degli indagati
• Numerosi sono i fornitori di beni e di servizi per la gestione dei centri iscritti nel registro degli indagati
• Fra le società coinvolte ve ne sono alcune già comparse nell’inchiesta “mafia capitale”
• Saranno 295 i profughi che dovranno essere trasferiti
• I profughi venivano utilizzati in attività lavorative irregolari, danneggiando l’economia locale
• Ai profughi non veniva garantita assistenza sanitaria, mettendo a rischio, oltre che la loro, la salute dei residenti
• Le cooperative incassano dai 29 ai 31 euro per ogni ospite e l’ammontare delle risorse messe a disposizione fino ad oggi, 12.6 milioni di euro, mentre i nuovi bandi prevedono per il 2016 una base d’asta di 40 euro a persona

Valutato che:
• le società indagate erano tutte vincitrici dei bandi emessi dalla Prefettura
• la Prefettura non ha l’obbligo di informare gli amministratori riguardo gli insediamenti di nuovi centri accoglienza siano essi privati o pubblici

Impegna il presidente e questo consiglio provinciale

A farsi portavoce verso la Prefettura di Varese:
• per avviare ulteriori controlli nei centri di accoglienza della provincia di Varese
• per mettere in atto tutte le azioni di propria competenza affinché gli eventuali nuovi bandi prevedano controlli più severi degli attuali, richiedendo nello specifico informazioni riguardo i soci delle cooperative o società od onlus vincitrici dei bandi
• per rendere pubbliche le assegnazioni alle società o cooperative o privati
• per istituire una procedura per informare i sindaci e gli amministratori, con le corrette tempistiche, delle assegnazioni sul territorio
• per fare in modo che gli assegnatari dei bandi pubblichino bilanci specifici riguardo i costi sostenuti per le azioni di accoglienza, documentando fiscalmente le spese sostenute.

Varese, 15 febbraio 2016 Giuseppe Longhin
Capogruppo consigliare
Lega Nord – Lega Padania

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