Lombardia, sanità: approvato provvedimento che modifica la legge 23 di riforma del sistema sociosanitario regionale

Nuove funzioni dell’Agenzia dei Controlli, incremento borse di studio per specializzandi e ridefinizione territoriale degli Ospedali di Angera e Menaggio le novità principali

25 Ottobre 2018
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Approvato oggi a maggioranza in Commissione Sanità il progetto di legge presentato dalla Giunta regionale che introduce alcune modifiche alla legge 23 di riforma del sistema sociosanitario regionale e che sarà portato in Aula per la sua approvazione definitiva nella seduta già calendarizzata per martedì 20 novembre. Hanno votato a favore gli esponenti dei gruppi Lega e Forza Italia e Viviana Beccalossi del Gruppo Misto, contrari PD, M5Stelle, Lombardi Civici Europeisti e +Europa.  Al progetto di legge in esame erano abbinati anche altri due progetti di legge presentati rispettivamente dal M5Stelle e dal Consigliere regionale Samuele Astuti (PD), entrambi focalizzati sulla necessità di portare l’Ospedale di Angera all’interno della ASST dei Sette Laghi, ipotesi fortemente sostenuta anche dallo stesso Presidente Monti e motivata con la necessità di ricondurre il presidio di Angera al proprio territorio di riferimento e al proprio bacino di utenza.

“Si tratta di un provvedimento  –spiega il Presidente Emanuele Monti- che introduce alcune modifiche alla legge n°23, in cui vengono meglio specificati i compiti e le funzioni dell’Agenzia dei Controlli e in cui vengono definiti i criteri per usufruire delle borse di studio per gli specializzandi messe a disposizione da Regione Lombardia. Questo progetto di legge ridefinisce inoltre i confini di due ASST in relazione al presidio ospedaliero di Angera e di Menaggio, modifiche che abbiamo definito dopo un approfondito confronto con il territorio, con i rappresentanti degli ordini e delle professioni locali e con tutti gli stakeholder coinvolti”.

Nello specifico il provvedimento accoglie la richiesta avanzata dai Sindaci del medio lago di Como, del Porlezzese e della Val d’Intelvi di rivedere gli azzonamenti sociosanitari territoriali e di riportare i Comuni facenti parte della ex USSL 18 negli ambiti della ASST Lariana e dell’ATS dell’Insubria: anche l’Ospedale di Menaggio sarà ricondotto all’interno dalla ASST Lariana.
Analogo accoglimento riguarda la richiesta del territorio varesino di portare l’Ospedale di Angera, allo stato attuale funzionalmente collegato all’Ospedale di Gallarate all’interno dell’ASST della Valle Olona, nell’ambito dell’ASST dei Sette Laghi.
Tali modifiche, una volta approvato il provvedimento in Consiglio regionale, entreranno in vigore dal 1 gennaio 2019.

Nel corso della seduta odierna di Commissione sono stati approvati alcuni emendamenti presentati dal Presidente e relatore Emanuele Monti. Il primo si pone l’obiettivo di attivare con funzioni piene e rilanciare così concretamente l’agenzia di promozione del servizio sociosanitario lombardo a livello nazionale e internazionale, non più come realtà a se stante ma riconducendo tale attività direttamente nell’ambito della Direzione generale competente in seno all’Assessorato regionale.
Con il secondo emendamento, viene autorizzato per un quinquennio in via sperimentale lo svolgimento dell’attività libero professionale con le modalità dell’intramoenia allargata “nel rispetto della normativa vigente e delle linee guida che dovranno disciplinare anche idonei criteri definiti ai fini della trasparenza delle agende e della tracciabilità dei pagamenti, prevedendo altresì il collegamento in rete con le strutture del sistema”. Gli altri due emendamenti presentati dal relatore prevedono infine l’inserimento delle aree di montagna nella rete della formazione medico specialistica e danno mandato alla Giunta di definire una quota specifica di borse di studio aggiuntive da destinare specificatamente alle zone montane.
L’istituzione di borse di studio aggiuntive per i medici di Medicina Generale e di contratti aggiuntivi per gli specializzandi sono dettate dall’evidenza che oggi il numero dei nuovi specialisti e dei nuovi medici di Medicina Generale copre a mala pena la metà dei pensionamenti, con inevitabili ripercussioni negative sulla possibilità di garantire un adeguato livello di servizi; con l’intervento proposto, Regione Lombardia intende farsi carico del finanziamento di tali contratti e borse di studio aggiuntivi rispetto a quelli finanziati dal Ministero, prevedendo al contempo le condizioni necessarie per favorire la permanenza dei beneficiari nell’ambito del servizio sanitario regionale.

In sede di dichiarazione di voto, Gianantonio Girelli (PD) ha annunciato a nome del suo gruppo “un voto fortemente contrario a fronte dell’introduzione di elementi peggiorativi del testo di riforma, in particolar modo legati alla significativa riduzione degli strumenti di controllo e degli obblighi di trasparenza soprattutto per gli operatori privati presenti all’interno del sistema sociosanitario regionale”. Altri elementi contestati dal partito Democratico riguardano le modalità di istituzione delle borse di studio aggiuntive e la cancellazione della prova scritta per gli aspiranti direttori generali. Sull’insufficienza dei controlli dei bilanci si è soffermato anche il Movimento 5 Stelle: “Il rischio –ha detto Marco Fumagalli– è che possano ripetersi nuovamente casi come quelli di Maugeri e San Raffaele”.

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