La Commissione Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi del Consiglio del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta dal Consigliere Ruggero Invernizzi (Forza Italia), nella seduta di oggi ha dato il via libera (con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione di quelli di opposizione) al progetto di legge di legge di modifica della legge regionale 31 (testo unico in materia di Agricoltura, Foreste, Pesca e Sviluppo rurale) che interviene su due diverse materie inserendo nuove disposizioni sul florovivaismo, individuandone una definizione normativa ed introducendo norme specifiche in materia di strutture di vendita e assortimento merceologico, e aggiornando, con modifiche, la disciplina dell’agriturismo. Il provvedimento passerà ora all’esame dell’Aula.
Il pdl – relatore il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Giovanni Malanchini (Lega) – contiene per lo più azioni giustificate dalla necessità di procedere ad un aggiornamento e ad unarazionalizzazione delle disposizioni vigenti, anche in ragione dell’esperienza maturata sino ad oggi, prevedendo altresì l’introduzione del concetto di multifunzionalità dell’azienda agricola e diversificazione in agricoltura. L’introduzione ex novo della disciplina in materia di florovivaisti ha invece lo scopo dichiarato della valorizzazione della attività di impresa svolta da questi soggetti, che passa necessariamente attraverso una definizione dei requisiti e dei limiti entro cui la stessa può essere esercitata.
“E’ una legge innovativa nel panorama nazionale, che mette in vetrina il ‘Made in Lombardia’ in tutte le strutture agrituristiche della regione”, ha commentato il relatore Malanchini, sottolineando come l’obiettivo della legge sia proprio quello di “aumentare il livello di qualità dell’offerta dagli agriturismi lombardi ai loro clienti, valorizzando altresì la filiera dei prodotti regionali. Inoltre – ha aggiunto – si alza anche il livello dei servizi, scremando fra le imprese che valorizzano davvero il mondo agricolo e agro-alimentare e quelle che non lo fanno”.
Nel motivare l’astensione del Partito Democratico, il consigliere Matteo Piloni ha riconosciuto che il lavoro di Commissione “ha portato a passi in avanti significativi rispetto al testo iniziale. La nostra preoccupazione – ha ricordato – era un eccessivo ampliamento di alcune possibilità in termini numerici per gli agriturismi, che sono una cosa diversa rispetto ad alberghi e ristoranti. Un rischio che grazie al contributo di tutti abbiamo evitato”.
Voto di astensione anche da parte del Movimento 5 Stelle. “Riconosciamo che sono stati accolti emendamenti sostanziali, compresi alcuni presentati dal nostro gruppo”, ha detto il Consigliere Andrea Fiasconaro, preannunciando la presentazione di Ordini del giorno e nuovi emendamenti puntuali in Aula.
Soddisfatta la Lega. Il voto favorevole è stato espresso dalla consigliera Federica Epis, che ha ringraziato l’assessore regionale, il relatore della legge e tutti i commissari per “per l’ottimo lavoro fatto e per il miglioramento apportato al testo base presentato dalla Giunta. Le dichiarazioni di voto delle minoranze di oggi – ha aggiunto – ci fanno piacere e ci fanno sperare nella possibilità di un voto unanime in Consiglio”.
Un plauso al lavoro fatto è arrivato anche dall’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, presente ai lavori della Commissione, che ha commentato: “Grazie a questa legge gli agriturismi saranno veri e propri ambasciatori del nostro territorio. Alziamo la soglia minima di prodotti dell’azienda agricola e anche quello di prodotti lombardi; sono molto soddisfatto di un aspetto: con questa norma gli agriturismi della nostra regione serviranno 100% vini lombardi e pesce lombardo”.