Lo smartphone come elemento didattico

L’approvazione della proposta da parte della ministra Fedeli per il nuovo anno scolastico

12 Settembre 2017
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L’utilizzo del telefono in classe sarà uno strumento di svolta per i ragazzi, per stimolare il loro interesse e per metterli meglio in contatto con il mondo esterno agli istituti scolastici

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli commenta all’inizio dell’anno scolastico 2017-2018 alcune proposte di legge legate all’istruzioni; nelle scuola l’innovazione è importante come è importante stimolare i ragazzi e restare al passo con i tempi. L’innovazione potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno con l’introduzione in tutte le scuole dell’utilizzo dello smartphone.

Le parole del ministro “Si tratta di “una straordinaria opportunità che deve essere governata. Se lasci un ragazzo solo con un tablet in mano è probabile che non impari nulla, che s’imbatta in fake news e scopra il cyberbullismo. Questo vale anche a casa. Se guidato da un insegnante preparato, e da genitori consapevoli, quel ragazzo può imparare cose importanti attraverso un media che gli è familiare: internet. Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico“.

L’obiettivo di questa iniziativa nasce proprio per ottenere dagli studenti migliori risultati e fornire loro una preparazione più ricca “Voglio studenti preparati. Ma c’è chi apprende in tre minuti e chi in una settimana: la scuola deve farsene carico e cercare di portare avanti tutta la classe. L’esame di Terza media sarà più leggero, non più facile”.

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