“Le donne che fecero l’impresa”: giovedì appuntamento a Samarate

Giovedì 6 aprile alle ore 18.30 presso l’azienda Garda di via della Prava, presentazione del libro che raccoglie le storie vere di 20 donne imprenditrici lombarde

04 Aprile 2017
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Ci saranno tutte, giovedì 6 aprile alle 18.30 nella hall dell’azienda Garda in via della Prava 78 a Samarate, le diciotto storie di venti grandi donne lombarde di ieri e di oggi che hanno fatto impresa.

Tutte pronte a presentarsi, in una sorta di omaggio alla donna che virtualmente le ospita nello spazio del suo storico marchio, Margherita Squizzato Garda. La ragazzina che lavorava sulle taglia e cuci e che è diventata una donna riconosciuta a livello internazionale nella creazione dell’intimo è infatti una delle venti figure narrate nel libro “Le Donne che fecero l’Impresa – Lombardia” (Edizioni del Loggione, collana Aagrodolce), che ha fatto seguito alla fortunata partenza dell’antologia dedicata, nel 2016, a donne emiliane e romagnole che hanno fatto impresa.

Il libro, che unisce racconti che partono da particolari della storia di queste fantastiche donne accanto a una scheda tecnica dell’impresa da loro creata, oltre a Margherita Squizzato Garda presenta Angela e Luciana Giussani, che negli Anni Sessanta crearono quell’uomo mascherato chiamato “Diabolik” che cambiò l’idea di fumetto, Rosellina e Francesca Archinto, le prime a portare in Italia l’editoria per ragazzi tradotta dall’estero, le librerie storiche di Maria Tosi Pianezza e Adriana Duchini Carù, il design di ieri e di oggi di Eugenia Alberti Reggio e Luisa Parasacchi, la danza di Lucia Galli Galletti e Cinzia Puricelli allo sport di Patrizia Crespi, l’alta moda ancora di intimo di Edda Paracchini da cui nasce la Parah e di cappelli giunti fino alla Real Casa di Laura Marelli e delle donne della sua famiglia, ma anche l’arte in tutte le sue sfaccettature di Assunta Lucioni Bianchi e raccolta in un cinema di Agostina Diani, la cura della bellezza di Anna Del Prete, la produzione ed esportazione di macchine agricole in Cina di Chiara Radrizzani, la guida di fonderie unita all’impegno sociale di Loretta Forelli, il commercio di qualità a basso prezzo di Rossella Anthony Destantini, la pioniera dell’associazionismo milanese che fu Alessandrina Ravizza.

Da Milano a Monza e Brianza, da Brescia a Varese e provincia, queste diciotto storie nascono da conoscenze diretta o da ricerche che hanno impegnato le venti autrici, quattro delle quali hanno scritto “a quattro mani”: Anna Allocca, Alessandra Biella e Barbara Guidi, Lucia Borsani e Aurora Garda, Marina Brognoli, Annamaria Colombo, Annitta Di Mineo, Rossana Girotto, Laura Giuliani, Lorena Lusetti, Marcella Magnoli, Sara Magnoli, Emanuela Morani, Sarah Pellizzari Rabolini, Iante Rossetti, Susanna Soncin, Laura Veroni, Laura Villani e Stefania Visentini.

Storie note, si diceva, alcune, meno note altre, ma tutte di donne che hanno iniziato in momenti in cui l’imprenditoria non si declinava facilmente al femminile a creare qualcosa che è durato nel tempo e ha fatto storia, o che ancora oggi, tutt’ora viventi, portano avanti imprese, questa antologia porta a scoprire momenti di vita, di impegno, di coraggio e d’amore, ben sapendo che quelle raccontate, e arricchite da una scheda tecnica, sono solo alcune delle tante donne che hanno fatto e fanno impresa.

Curata da Katia Brentani e Sara Magnoli e con prefazione della giornalista Daniela Dirceo, rappresentante per le Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa, “Le donne che fecero l’impresa – Lombardia” è un’antologia scritta principalmente da autrici lombarde, così come la precedente era scritta principalmente da autrici emiliane con una sola eccezione di una lombarda, quasi a voler già creare quell’unione che dall’Emilia Romagna ha ora portato alla Lombardia. Allo stesso modo, in quest’antologia una delle scrittrici è emiliana e due sono piemontesi, a iniziare il percorso che vedrà prossimamente un’antologia dedicate a donne piemontesi che fecero l’impresa.

Il libro è dedicato a Laura Prati, sindaca di Cardano al Campo (Va) che si è sempre impegnata a favore delle donne, con una particolare attenzione sociale e culturale, e che è morta tragicamente nel luglio 2013 dopo essere stata ferita gravemente, venti giorni prima, nel suo ufficio in municipio da un ex vigile sospeso dal lavoro a seguito di un processo. L’antologia si apre proprio con due frasi che Laura Prati aveva scritto dedicandole alle donne, al loro impegno, al loro coraggio.

La presentazione di giovedì 6 aprile è naturalmente aperta a tutti con ingresso libero.

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