
Una ragazza di 17 anni, italiana, veniva usata come esca: il suo compito era quello di sedurre uomini soli nei locali e cercare di convincerli ad appartarsi con lei. Una volta portata la vittima in un luogo isolato e lontano dagli occhi della gente, ecco che entravano in gioco i tre nordafricani: la banda picchiava il malcapitato e lo derubava di ogni bene, fuggendo senza lasciare traccia.
Almeno fino ad oggi.
La polizia da tempo (la prima denuncia risale al 31 gennaio), in seguito a molteplici denunce ricevute, si era messa sulle loro tracce fino a quando questa notte il gruppo non è stato individuato: per i due dei tre uomini sono scattate le manette. I tre tunisini sono risultati tutti clandestini.
Per la ragazza minorenne la sorte è stata diversa: dopo essere stata anche lei denunciata, è stata portata in comunità. Durante le indagini a suo conto, è emergo che la ragazza si era allontana da circa un mese senza permesso dalla comunità dove viveva e alla quale era stata affidata.
Per tutti loro l’accusa è di rapina aggravata in concorso.