«La “nuova” giunta Fontana rappresenta il “capolinea” della Lega Nord»

Il Partito democratico critica il nuovo esecutivo e sottolinea come ‘l’ingresso dell’esponente dell’Udc Mauro Morello è una sfiducia verso l’operato dell’assessore leghista Fabio Binelli’

09 Novembre 2014
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Pdgruppo

La partita da “giocare” per la nuova amministrazione sarà sull’urbanistica. E sul progetto di rinnovo della città. Perché l’ingresso di Mauro Morello, esponente di primo piano dell’Udc, in giunta rappresenta, secondo il Pd, una vera e propria “sfiducia” all’operato dell’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli (Lega Nord). E soprattutto al Pgt appena approvato.

«A Morello è stata affidata, tra le altre, la delega alle trasformazioni infrastrutturali e territoriali – dice il segretario cittadino Luca Paris – e questo denota una forte incoerenza rispetto a quanto fatto finora dalla giunta. Morello, con l’Udc, ha infatti votato contro il Pgt elaborato dall’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli. E oggi si muoverò nello stesso settore. Oltre al rischio di una sovrapposizione tra le deleghe dei due assessori, la nomina di Morello cosa significa? Che il Pgt appena approvato non va più bene?». Non solo, secondo i democratici, che definiscono l’ingresso di Morello «una sfiducia verso l’operato di Binelli».
E quest’ultimo, esponente di primo piano della Lega Nord, si troverà di fatto «in posizione nettamente subordinata a Morello a livello gerarchico».
«Quando verrà nominato vicesindaco – continua Paris – conterà più di Binelli. Perdipiù Morello ha anche l’Attuazione del programma. Peccato che nel 2011 si era candidato sindaco contro Fontana. Quindi il suo programma amministrativo non è lo stesso di cui ora dovrà occuparsi».
Ma non basta. Perché il consigliere comunale Luca Conte sottolinea come durante il voto sul Pgt, «l’allora consigliere comunale Morello ironicamente mise a confronto Binelli con il suo cane Lilly. Sottolineando come, al contrario dell’assessore all’Urbanistica, il suo cane avrebbe avuto la buona idea di non cimentersi in progetti cui non era in grado di lavorare». E a conferma di ciò ha esibito una copia del verbale della seduta. Un attacco anche all’assessore forzista Stefano Clerici, che ha avuto un’aggiunta di deleghe, tra cui i Lavori pubblici. «È stato premiato un assessore il cui comportamento è stato oggetto di due sedute del consiglio comunale».

Insomma, il nuovo assetto dell’esecutivo farebbe acqua da tutte le parti, secondo i democratici.
E a perderci saranno i cittadini. «Mentre il vero vincitore, il dominus della giunta, è Morello».
Il capogruppo Fabrizio Mirabelli dice come «dopo una sceneggiata quasi napoletana durata settimane, credo che ai varesini non interessi che a Baroni sia subentrato Morello. Ai cittadini interessano i problemi concreti della città, la qualità dell’aria, il Sacro Monte, le buche nelle strade e altri problemi».
La segretaria del Circolo Varese 4 Rossella Dimaggio sottolinea come «di fronte a una crisi diffusa, i cittadini avrebbero bisogno di maggiore attenzione su temi concreti».
Per il consigliere comunale Giampiero Infortuna «Fontana ha dimostrato di non avere autonomia come sindaco. Mi chiedo se ai tempi di Anci Lombardia la sua autonomia fosse di facciata».
E il collega Andrea Civati: «Morello aveva un altro programma elettorale. Oggi ha l’attuazione del programma della giunta Fontana. Il sindaco quindi chiarisca se il suo programma è cambiato».

 

L’ex consigliere comunale Angelo Zappoli usa l’ironia: «Si dovrebbe fare un concorso per stabilire chi è meno serio tra Fontana e Morello. Perché non possono essere tutti e due seri contemporaneamente, viste le contraddizioni. Le leggi della fisica non lo consentono. Nemmeno in Padania».

 

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