“La musica mi ha salvata”. Deejay e cantante rock, ecco a voi Valentina Cusano, in arte Lady Madness

La deejay più acclamata del Salotto, anima musicale delle feste nel locale più in voga a Varese, si racconta. ”L’energia delle musica trasmette voglia di vivere”

08 Maggio 2015
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Lady Madness DJ 1WEB

Riesce a spaziare da un genere all’altro, raggiungendo il pubblico con l’energia della musica che, in un crescendo di tensione, esplode ed apre le porte alla voglia di vivere. E non c’è festa se non c’è lei. Valentina Cusano, in arte Lady Madness, è l’anima musicale delle serate del Salotto, il locale di Vito Lionetti. Un vero e proprio “tempio” del divertimento. 

 

Quando c’è Lady Madness in consolle il popolo del Salotto si scatena. Quali sono gli “ingredienti” per la serata giusta?

Diciamo che gli ingredienti principali sono l’adrenalina, la mia passione per la musica, la mia capacità di coinvolgere il pubblico, il carisma che serve e il fatto che io appartengo al Salotto da sempre, in qualche modo “sono una di loro”, la gente lo sa e chi non lo sa alla fine lo sa!

Il mio dj set è strutturato per far crescere la tensione e farla esplodere e inoltre la mia presenza crea già un tipo di atmosfera “calda” che distingue la serata in cui suono io dalle altre. E poi suonare nel mio locale preferito, mi mette in un mood psicologico molto positivo e io sto da Dio dietro la consolle e sul palco del Salotto. Mi sento davvero a casa.

 

Il nome Lady Madness da dove nasce?

Hai visto i miei capelli?! Ti sembro “normale”?! (ride) Scherzo, ma davvero credo sia necessaria una sana pazzia per vivere oggi e soprattutto per fare la dj. Inoltre “Madness” è anche un omaggio ai Muse, che sono uno dei miei gruppi preferiti.

 

Sei stata un’allieva di Mastermax Malnati. Come ti sei avvicinata alla musica?

Con la musica ci convivo da più di vent’anni. Scrivo canzoni da quando ne avevo 16 e avevo una band a 18. Inoltre, da solista, giravo le piazze italiane a cantare con Laura Bono quando lei era ancora Laura Bonometti e Sanremo era un sogno da realizzare.

Ora ho un’altra band, le Forget, con la quale facciamo un rock pop altamente contagioso. Invece l’incontro con la disco music e con il grande Mastermax, è più recente e arriva da un’esperienza personale piuttosto “dura”. Alla fine del 2012 sono entrata in ospedale per una semplice ecografia e lì sono rimasta per un intervento chirurgico. Mi hanno detto che ho rischiato di non farcela in sala operatoria. Ne sono uscita tre settimane dopo con una chemio da affrontare. Avevo un tumore che cresceva in me e non lo sapevo. All’improvviso la mia vita si è interrotta e ho capito che non ero invincibile e che seppur ancora molto giovane, la malattia c’era e andava affrontata. Per la prima volta nella mia vita ho avuto paura, molta paura, già solo il fatto che la parola “tumore” fosse entrata nella mia vita mi terrorizzava. Ho conosciuto il dolore e per diversi lunghi mesi, i miei giorni sono stati scanditi dalle medicine, dalle visite, dagli esami, dalla sofferenza sia psicologica che fisica, e da quel maledetto e nauseante odore tipico degli ospedali. Quando finalmente i dottori mi hanno detto che “ero guarita” mi sono ritrovata con attacchi di panico e ansia pesante addosso. Immediatamente sono corsa ai ripari e grazie all’aiuto della mia famiglia e di un fantastico team di psicologi, ho ritrovato me stessa e un’immensa, potentissima voglia di vivere!

 

E la musica ti ha dato la risposta?

Ho cercato un modo per celebrare la vita alla grande, e l’ho trovato nella musica da discoteca e nell’energia che ne arriva, nel ballare come una “pazza” senza freno ogni volta che suono, sia come Lady Madness che con le Forget. Max tiene il corso per deejay alla Casa del Disco e io mi sono iscritta. È stata una delle cose più belle della mia vita. La musica mi ha salvata e ancora oggi in me funziona come terapia.

(E con la musica Valentina Cusano riesce a trasmettere emozioni intense. Chi la ascolta sente come la deejay in consolle non sia lì solo per passare una serata in allegria, ma abbia voglia di far vibrare non solo il suono, ma l’anima delle persone, ndr)

 

Deejay ma anche fotografa, ti possiamo definire sicuramente un’artista completa. Qual è la tua dimensione?

La mia dimensione è l’arte in generale, da sempre. Musica e fotografia, sono meccanismi di espressione e di arte-terapia, quindi in entrambe mi riconosco al 100% e non posso farne più a meno.

 

Quando sei in consolle, vieni spesso accompagnata da coreografie sul palco. Come vengono scelte? E chi è che le anima principalmente?

Sono accompagnata dalle coreografie soprattutto al Salotto e questo è fondamentale perché è il taglio del locale. Sono decise e studiate dal team dell’animazione: Sergio Minelli, Roberto Capellaro e Lara Aldizio si occupano della preparazione e della scelta delle canzoni e dei passi assieme ad un gruppo di collaboratori e ballerini che sono sempre pronti a fare, disfare, mettersi in gioco e divertire divertendosi. E inoltre abbiamo clienti molto affezionati che ci consigliano, ci suggeriscono e se le idee sono buone allora si fa!

 

Disco anni 80-90, house, commerciale… cosa piace ai giovani d’oggi?

Ai giovani di oggi piace l’house non troppo pesante, il tunza tunza anni 90 va di brutto e impazziscono per il reggaeton. Il Salotto invece è un’isola felice a parte in cui il dj deve essere pronto a tutto ma proprio tutto! Nel giro di 5 secondi ti ritrovi a dover passare al volo da un pezzo che viaggia a 80 BPM ad uno che corre a 140!E in un quarto d’ora potresti dover attraversare 5 generi di musica differenti. Questo è complicato per un dj perché va contro l’arte del djing, ma anche molto stimolante e per me che sono una “guerriera” significa adrenalina pura!

 

Il Salotto è diventato il locale di maggior richiamo per i varesini, ma non solo. Qual è il segreto delle vostre serate?

Siamo tutti piacevolmente matti da legare! Ci divertiamo tantissimo e questo, si sa, è contagioso! La gente si diverte perché sta bene nel locale e perché nessuno ti giudica. Le serate volano a colpi di revival che altrove non sentiresti mai, e poi l’animazione…credo sia geniale come viene fatta da noi. Pochi altri locali al mondo sono “etero friendly” e Il Salotto è uno di questi, quindi speciale in partenza. Il nostro segreto è che ci divertiamo e abbiamo un’animazione che funziona alla grande. Il Salotto è una grande famiglia e si sente. E poi Vito è meraviglioso e il suo lavoro lo sa fare molto bene.

 

Quali sono le canzoni più richieste? Si può dire che Redefination of Disco sia l’inno del Salotto?

Redefinition of  Disco è Il Salotto! La serata non parte se non parte Redefinition perché la gente la vuole e anche se la metti 10 volte in una sera, la sera dopo la vogliono ancora e ancora e ancora! È un momento fondamentale delle nostre serate in cui tutti la ballano e chi non la conosce, comunque ci prova e si sente parte del locale senza distinzioni. A parte questa, ultimamente, almeno quando suono io, mi chiedono I’m an Albatraoz di AronChupa, me la chiedono appena salgo in consolle e pur di ballarla con me, l’aspettano per ore, è incredibile e meraviglioso perché questo è “il mio pezzo” e mi rappresenta quindi quando arriva tutti lo sanno e Il Salotto esplode. Sensazione unica ogni volta…da pelle d’oca.

 

Come nascono le idee delle feste?

Le feste nascono seguendo le tendenze del momento e del passato indistintamente, con un occhio particolarmente aperto sul concetto di libertà e divertimento. Cerchiamo di essere alla moda, ma senza farne una malattia e spesso i suggerimenti per un tipo di festa arrivano dagli stessi clienti affezionati e come dicevo prima, se l’idea funziona, si parte!

 

E per la Festa del Semaforo cosa ti aspetti?

Mi aspetto un bollino molto rosso! (ride) E mi aspetto il delirio perché sarà sicuramente un party “fuori dalle righe” considerando che rappresenta la fine della stagione invernale e l’inizio di quella estiva in attesa della nostra storica “Festa d’estate”, credo che faremo il botto e lo faremo in grande stile, come sempre! E sul palco ci sarà da sudare di brutto! Preparatevi tutti quindi perché sarà una grande festa e noi abbiamo intenzione di divertirci come se non ci fosse un domani!!!

 

Biografia

Valentina Cusano alias Lady Madness DJ nasce a Parma nel 1976.
Fotografa di professione, cantante della rock band Forget e DJ, prima di arrivare a Varese dove si stabilisce nel 2001, si laurea in storia dell’arte all’Università degli Studi di Bologna e in seguito s trasferisce a Milano grazie ad una borsa di studio per frequentare l’Istituto Italiano di Fotografia.
Una vita dedicata all’arte nelle sue diverse forme di espressione e un curriculum professionale lungo tre pagine, dal quale spiccano diverse mostre fotografiche e pubblicazioni di libri sia di fotografia che un primo romanzo dal titolo “Ti amo da vivere” che vuole essere per l’autrice “Una prima prova di questo tipo a cui vorrei far seguire altre storie in futuro.”
Come Dj nasce nel 2014, dopo l’incontro illuminante con la musica house e il maestro Mastermax Deejay che le insegna l’arte del mixaggio. Da quel momento non si è più fermata e oggi è la DJ ufficiale del locale più cool di Varese, Il Salotto: “Prima di arrivare al Salotto, mi sono fatta le ossa in tantissimi altri locali di Varese e provincia e di Milano, ma il mio sogno era suonare al Salotto e celebrare la vita a 128 BPM!!”.

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