Invasioni aliene al lago di Varese

Ciclo di incontri sulla pericolosità delle specie non autoctone

25 Luglio 2016
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lago varese

 

La diffusione delle specie esotiche è riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come una delle principali cause di perdita della biodiversità a livello mondiale. Questo fenomeno interessa anche il lago di Varese dove Ludwigia e Fior di loto, specie provenienti da paesi lontani e introdotte per scopi ornamentali, si stanno diffondendo con rapidità, mettendo a serio rischio l’ecosistema locale.

“Già da alcuni anni – spiega Alberto Tognola, Consigliere della Provincia di Varese – la Provincia ha attivato misure di contrasto attivo alla diffusione di queste piante, a partire dagli sfalci che ogni anno vengono condotti sui laghi di Varese e Comabbio ed in Palude Brabbia, fino alla sperimentazione condotta nell’ambito del progetto LIFE TIB appena concluso. Si aggiunge ora, grazie al Progetto “Rete Biodiversità – La connessione ecologica per la Biodiversità” finanziato dalla Fondazione Cariplo, una campagna di divulgazione dedicata, per sensibilizzare i cittadini sui rischi derivanti dall’introduzione di specie esotiche nell’ambiente”.

La campagna prenderà avvio con un ciclo di incontri pubblici dal titolo “Invasioni aliene”: apre la Dott.ssa Elisa Zaghetto il prossimo 29 luglio presso la Canottieri di Schiranna, illustrando la vegetazione esotica nel lago e il suo impatto sulle specie locali. Secondo appuntamento il 9 settembre, presso la terrazza sul lago di Bodio Lomnago, a cui parteciperà anche l’Ing. Paolo Giorgetti, responsabile del Progetto “Modello di rilancio dell’economia della pesca del lago di Varese”, che descriverà il fenomeno dal punto di vista della fauna ittica. Ultimo evento domenica 11 settembre, con un’escursione sulle rive del lago per conoscere da vicino la Ludwigia, specie sudamericana altamente invasiva.

È stata inoltre realizzata una brochure informativa che descrive la tematica delle specie esotiche ed illustra i principali impatti derivanti dalla loro diffusione, oltre a spiegare come i singoli cittadini possano diventare parte attiva nella lotta alle invasive e contribuire, con piccole accortezze, ad arginare il fenomeno.

“La presenza di specie esotiche nel Lago di Varese non va confusa con le piante acquatiche che da sempre vivono nel lago stesso – afferma Massimo Soldarini della Lipu. Proprio per questo motivo, riteniamo fondamentale fornire informazioni corrette alla gente: la tutela della biodiversità passa infatti, principalmente, attraverso la conoscenza delle diverse specie vegetali e del loro ruolo nell’habitat naturale. Il lago, infatti, è uno scrigno di biodiversità, uno dei rari esempi di fasce vegetazionali lacustri tipiche e ben conservate del sud Europa. Un lago pieno di vita e che merita tutela e attenzione alla sua conservazione”.

“L’Associazione dei Comuni Rivieraschi ha aderito a questa importante campagna di sensibilizzazione – spiega Eleonora Paolelli – perché dobbiamo prima di tutto conoscere per preservare e proteggere il nostro lago. Essendo nata e cresciuta sulle sue rive, ho visto di anno in anno proliferare piante e fiori provenienti da altre parti del pianeta, a scapito delle specie locali. Ora, come Sindaco di Bodio Lomnago e Presidente dell’Associazione Comuni Rivieraschi, ritengo importante e doveroso intervenire attivamente insieme agli altri Sindaci  per la salvaguardia di questo delicato ecosistema”.

Agli incontri parteciperanno anche i volontari delle protezioni civili e le guardie ecologiche dei Comuni rivieraschi, che potranno poi monitorare il fenomeno e intervenire sulle piccole formazioni di Ludwigia, contribuendo così a contenerne l’espansione.

 

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