Italia e Russia. Un rapporto che sarà al centro dell’ottava edizione del festival “Insubria Terra d’Europa”, il cui titolo “Continente Russia: dall’Insubria all’Eurasia” dà bene l’idea dell’argomento.
E infatti per l’inaugurazione i due ospiti di livello sono stati lo storico dell’arte Philippe Daverio (leggi qui) e il console generale di Russia a Milano Alexander Nurizade. Già ospite a Varese, e simpatizzante di Terra Insubre, ha spiegato i motivi delle affinità tra Italia e Russia durante l’inaugurazione della mostra “Visioni di impero: Ivan Bianchi, un insubre alla corte degli Zar”.
“C’è un aspetto culturale che lega l’Italia alla Russia – ha detto Nurizade – ma non solo c’è sicuramente altro, come la volontà di collaborare a livello imprenditoriale. Ma io penso che tra gli italiani e russi ci siano affinitiò mentali e psicologiche, solo per questo gli italiani a Mosca si trovano così bene”.
E quindi parlando del rapporto odierno, sottolinea come gli stessi “esponenti delle istituzioni di Varese mostrino grande interesse per il rapporto con la Russia”, e poi “c’è un’affinitià tra di noi”.
E quindi per finire e tracciare la strada dei rapporti di scambio culturale tra i due Paesi: “Continuiamo una strada iniziata anni fa, da quando la Russia ha aperto una finestra verso Occidente. Abbiamo le stesse radici”.