È forte la preoccupazione della FIOM CGIL di Varese per le possibili ricadute sulla
situazione industriale e occupazionale nelle aziende CASTI GROUP. La notizia dell’arresto dell’imprenditore Gianfranco Castiglioni e del figlio Davide per reati fiscali, ed il quadro di gravi illeciti tributari che si sta delineando nell’ambito delle attività della holding di cui sono a capo, desta un forte allarme particolarmente in riferimento all’occupazione di centinaia di famiglie.
Le scelte spericolate della proprietà potrebbero infatti portare conseguenze disastrose per l’attività industriale in tutte le aziende collegate al Gruppo CASTI.
Gli accertamenti del nucleo tributario della guardia di Finanza dimostrano che non
sempre gli imprenditori sono alfieri di strategie industriali all’insegna dell’etica e della trasparenza.
La Fiom-Cgil ritiene gravi i reati che sono contestati al gruppo dirigente e si
augura che l’accertamento sul piano giudiziario e delle responsabilità che spetta
alla magistratura – nella quale riponiamo la massima fiducia – non determini
conseguenze irreversibili per l’attività industriale.
Alla già allarmante situazione che coinvolgeva le aziende umbre (Isotta Fraschini ed
ex Pozzi) ed il fallimento della Algat Industrie nel Canavese e delle Ferriere di Dongo, si aggiungono ora le vicende legate alle procedure concorsuali in atto in questi giorni con la ‘creazione’ di un nuovo contenitore, la International s.a.s. di Casti SpA, nel quale sono coinvolte altre 14 aziende (tra le quali le più significative sono la ex Siac di Cavaria, la Società Grandi Hotel Srl con il Palace Hotel Varese e Genova, la Corimec di Cremona e Piacenza , Capica Minuterie SpA di Padova ecc.).
Le irresponsabili azioni della proprietà e dei dirigenti non devono scaricarsi sulla pelle dei dipendenti.
Lunedì faremo il punto della situazione e nei prossimi giorni solleciteremo un tempestivo incontro con il Prefetto e gli organi istituzionali per avere un quadro dettagliato della situazione al fine di individuare le soluzioni più opportune per salvare le attività produttive e i posti di lavoro.
Fiom-Cgil Varese