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Trentuno anni e ventinove trofei dopo, il Milan diventa cinese. Questa volta è ufficiale e la notizia è di poche ore fa.
Dopo un anno di trattativa la firma sull’atto finale è giunta poco dopo le 14 per 740 milioni (debiti compresi). Fininvest vende così alla cordata guidata da Yonghong Li, grazie al prestito concesso dal fondo Elliott. Il tutto si è svolto in piazza Belgioioso nello studio legale dove il grande assente era proprio Silvio Berlusconi, che ha dichiarato di essere commosso e addolorato.
Domani, i riflettori si spostano su casa Milan, dove in mattinata è prevista la conferenza stampa: Yonghong Li farà il discorso introduttivo (in cinese, non parla inglese), ma a rispondere alle domande dei giornalisti sarà Marco Fassone. Dopo si terrà l’assemblea dei soci che nominerà il nuovo cda. Ne fanno parte i cinesi Yonghong Li e Han Li, il banchiere Lu Bo e un giovane manager che risponde al nome di Xu Renshuo. Poi ci sono gli italiani: Paolo Scaroni (ex numero uno di Eni ed Enel, in quota Elliot) e l’avvocato Roberto Cappelli