Il “Faraone” che riuscì ad imporsi sui “Baroni”

È venuto a mancare Giancarlo Abelli. I funerali si svolgeranno martedì 26 gennaio

25 Gennaio 2016
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Dopo una lunga malattia è spirato all’ ospedale Giancarlo Abelli, conosciuto con l’epiteto di ‘Faraone’. I funerali si svolgeranno martedì 26 gennaio nella Basilica di Broni.

Abelli per anni è stato leader indiscusso del centro destra pavese e la sua lunga carriera politica è stata attraversata da due inchieste giudiziarie. La prima nel 1985, quando militava nella Democrazia cristiana, vicenda dalla quale fu assolto per non aver commesso il fatto. La seconda per una consulenza fatta da Poggi Longostrevi di 72 milioni di lire. Anche qui si concluse con un’assoluzione.
Un politico che ha vissuto tre volte ricoprendo ruoli di primissimo piano. A soli 33 anni in quota alla Dc diviene presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, per poi ricoprire il ruolo di capogruppo e assessore alla Salute in Regione Lombardia dal 2000 al 2008. Nel 2008 venne eletto nelle file di Forza Italia alla Camera dei deputati.
Negli ultimi anni si era ritirato nella sua villa di Broni, ma continuava a seguire da uomo appassionato le vicende politiche, dispensando consigli alle molte persone che andavano a trovarlo.
L’epiteto di Faraone nacque quando era presidente del San Matteo di Pavia. Infatti i suoi collaboratori gli rammentavano che per imporsi sui Baroni del Policlinico San Matteo bisognava almeno essere un Faraone.
Alla notizia della scomparsa di Abelli, il presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo ha espresso le condoglianze alla famiglia e alla moglie Rosy.

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