I sindaci lombardi con Galimberti: “Varese deve fare rete per lo sviluppo”

Alle 21 di mercoledì 30 marzo al De Filippi interverranno i sindaci di Lecco Virginio Brivio, di Pavia Massimo De Paoli, di Cremona Gianluca Galimberti, di Bergamo Giorgio Gori, di Como Mario Lucini, di Monza Roberto Scanagatti e di Lodi Simone Uggetti

29 Marzo 2016
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La sfida per Varese è iniziata. E il Pd scende in campo con tutte le forze regionali, per dare l’assalto all’ultima roccaforte del centrodestra in Lombardia. Città simbolo della Lega, e quindi è fondamentale riuscire ad insediarsi a Palazzo Estense, come sottolinea il segretario regionale Alessandro Alfieri.

“Varese è l’ultimo capoluogo governato dal centrodestra – spiega Alfieri – è quindi una sfida simbolica sulla quale investire. Le due “battaglie” più importanti quest’anno saranno infatti Varese e Milano, ma mentre a Milano siamo noi gli uscenti, a Varese si tratta di vincere per la prima volta”. Io stesso mi candidai a sindaco quasi 15 anni fa e la cosa interessante è vedere come nei programmi elettorali, dal 2002 ad oggi, il centrodestra non abbia mai cambiato, riproponendoli uguali, alcuni punti per la città, come la riqualificazione di piazza Repubblica e l’unificazione delle due stazioni. Opere finora mai realizzate nonostante i proclami”.

Il progetto di “fare rete” per rilanciare Varese è il punto principale invece del programma di Galimberti.
“Vincere per noi significa mettere finalmente Varese in un circuito di relazioni importanti – spiega Galimberti – oggi i territori devono fare rete per poter competere e vincere le sfide che si presenteranno nei prossimi anni.
Un dialogo aperto e costruttivo con le altre realtà lombarde e con Milano, vista la vicinanza, è necessario per far tornare Varese ai primi posti nelle classifiche per sviluppo e qualità della vita.

Quello che vogliamo fare è far tornare a Varese lo sviluppo e l’economia, affinché chi lavora non debba abbandonarla”.

Proprio per questo alle 21 di mercoledì 30 marzo al De Filippi interverranno i sindaci di Lecco Virginio Brivio, di Pavia Massimo De Paoli, di Cremona Gianluca Galimberti, di Bergamo Giorgio Gori, di Como Mario Lucini, di Monza Roberto Scanagatti e di Lodi Simone Uggetti. Per portare l’esempio della propria attività amministrativa dopo avere vinto le elezioni contro il centrodestra. 

Presenti alla conferenza stampa il segretario cittadino Luca Paris, il capolista Andrea Civati, il segretario cittadini dei Giovani democratici Giacomo Fisco, il capolista di Progetto Concittadino Dino De Simone, la segretaria di circolo Rossella Dimaggio e l’esponente di Varese2.0 Alessandro Ceccoli.

Civati ha sottolineato l’importanza dei trasporti. “Varese non deve più essere il capolinea dei trasporti, ma il punto di partenza di nuove vie di comunicazione, penso all’Arcisate-Stabio e all’occasione per legarci di più all’Europa”.

Per Paris “le buone pratiche dei sindaco della regione che stanno governando bene nelle loro realtà possono dare indicazioni importanti per il futuro governo della città”.
De Simone sottolinea come “Varese deve aprire le porte e le finestre sul mondo. Bisogna smettere di essere autoctoni nel modo più becero, che è quello che è stato fatto finora. Varese è già bella, non c’è bisogno di creare una nuova città, ma bisogna far capire che le possibilità ci sono e vanno sfruttate”.
E Ceccoli: “Bisogna fare investimenti che portino ricchezza alla comunità”.

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