I sindacati dei Vigili del Fuoco contro il “112”

Pompieri sul piede di guerra per le difficoltà operative del numero unico di emergenza

11 Giugno 2016
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vigili del fuoco

Sono passati quasi due mesi da quando abbiamo effettuato una “segnalazione” palesando una serie di problematiche sia nel sistema di allertamento in essere con il N.U.E. 112, che con i continui e ripetuti mancati allertamenti da parte della sala operativa del 118.
Problematiche che si tramutano in gravi ritardi nelle operazioni di soccorso alla popolazione. Infatti è spesso accaduto che i Vigili del Fuoco (ricordiamo ancora una volta che per legge sono l’organo dello Stato preposto alla tutela e salvaguardia delle persone, degli animali e dei beni) vengano allertati con ritardo o addirittura non vengano allertati affatto negli interventi di soccorso tecnico urgente.

Le problematiche riscontate furono riportate nella missiva firmata e inviata i primi di aprile, dove vi era il nostro accorato appello ai vertici dei vari Enti e a Sua Eccellenza il Prefetto, per una celere soluzione alle argomentazioni rilevate.
Purtroppo, ad oggi ci ritroviamo nelle medesime condizioni, senza che alcuno abbia cercato e trovato una soluzione.
Di fatto i colleghi che, “operano sul campo”, ci evidenziano continue segnalazioni di “anomalie” nella gestione delle richieste.

Come ad esempio l’episodio occorso nella giornata di sabato 28 maggio c.a. nel comune di Cuasso al Monte dove un motociclista a seguito di una caduta rovinava nel giardino di una villa. Di regola ad un simile scenario sarebbe dovuta accorrere immantinente una squadra dei vigili del fuoco con i mezzi necessari ad operare per salvaguardare il malcapitato motociclista e mettere in sicurezza lo scenario d’intervento. Ma aimè nessuna segnalazione è giunta alla sala operativa dei Vigili del Fuoco, apprendendo invece dell’accaduto e dell’operato di altri enti sicuramente non preposti a fare il nostro lavoro dagli organi di stampa il giorno successivo dell’evento occorso.

Oppure potremmo citare di un altro episodio datato 27 maggio c.a. nel comune di Rancio Valcuvia dove a seguito di una persona precipitata da un tetto e un’altra bloccata sulla medesima copertura, la squadra dei vigili del fuoco veniva allertata con ampio ritardo, creando così un logico dissapore degli astanti che, nel frattempo con mezzi di fortuna, avevano provveduto a soccorre i pericolanti.

Questi ovviamente sono solo degli esempi rispetto alla documentazione in nostro possesso, che evitiamo di riportare per non tediare il lettore, ma che servono per fargli porre delle logiche domande a cui ad oggi nessun organo preposto ha saputo dare le giuste risposte.

Ricordiamo inoltre che gli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nell’esercizio delle loro funzioni, SONO AGENTI E UFFICIALI DI POLIZIA GIUDIZIARIA e che in casi di necessità possono e devono svolgere tutte le operazioni di accertamento e indagine, cosa che i volontari di altri enti non possono compiere.
Tali problematiche si stanno riscontrando sia in altre provincie della Lombardia che in alcune realtà italiche ed è per questo motivo che il Ministero dell’Interno, tramite il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con la Circolare n°6249 del 11 maggio 2016, inviata a tutti i Prefetti d’Italia, ha voluto ribadire l’essenziale ruolo dei Vigili del Fuoco nel dispositivo di soccorso e di protezione civile.

Nel mentre si cerca una soluzione al motivo di tale disservizio alla cittadinanza, ci viene in mente un vecchio detto popolare che cita testuali parole: “mentre il medico studia, il malato muore”.

Se non si troveranno a breve efficaci soluzioni valuteremo come extrema ratio altre e più incisive azioni al fine di tutelare l’incolumità della popolazione.
FP-CGIL-VVF CISL-FNS UIL -PA.VV.F
Marco Binda-Rosario Di Maggio-Tiziano Galizia

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