
Meno di tre settimane per equipaggiare la propria auto in vista dell’inverno: il 15 novembre scatta infatti anche in provincia di Varese l’obbligo di dotare le vetture con le catene omologate, i pneumatici con il simbolo M+S o le gomme invernali che riportano oltre a questo stesso simbolo anche quello del fiocco di neve sul fianco.
Un’operazione certamente necessaria per la sicurezza. E sul piano economico, questa situazione, obbligatoria per gli automobilisti, che giro d’affari genera?
L’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio varesina, analizzando il fenomeno, giunge alla conclusione che il giro d’affari generato dal cambio gomme supera i 10 milioni di euro annui sul solo territorio provinciale.
Come si è arrivati a questa cifra?
Il punto di partenza è il parco autoveicoli in circolazione sulle strade della provincia di Varese: sulla base dei dati 2014, gli ultimi disponibili, sono oltre 566mila. Se, come indica Assogomme, il 25% delle vetture mediamente in Italia cambia i pneumatici con l’arrivo della nuova stagione, in autunno e poi in primavera, considerando la spesa per automobile si arriva facilmente ai 10 milioni indicati.
Una cifra che, in realtà, per la provincia di Varese potrebbe essere superiore, visto che rispetto al resto d’Italia è sicuramente più alta la percentuale delle vetture vincolate al cambio dei pneumatici nelle due stagioni. Tutto questo senza considerare i servizi aggiuntivi, quali il deposito ed eventuali interventi di manutenzione, ma anche la normativa riferita a diverse categorie di veicoli, come i furgoni e i mezzi da trasporto merci, che non entrano in quest’analisi.