Giannetto Bravi e l’esaminatore distratto al Museo di Maccagno

Sabato 8 aprile alle 18.00 al Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno con Pino e Veddasca l’inaugurazione della personale

06 Aprile 2017
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Una grande mostra personale, per raccontare l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, dedicata ad uno dei grandi maestri delle neoavanguardie che ha saputo fondere reminiscenze pop e concettuali, la mostra, curata da Clara Castaldo, resterà aperta al pubblico dall’8 aprile  fino all’11 giugno 2017.

Nelle diverse sezioni della mostra si possono cogliere i temi affrontati dall’autore: dalla serie dedicata a Pompei (affiancata qui a Maccagno alla sezione archeologica) alle famose valigie porta bulloni e porta catene (immortalate nella sequenza fotografica di Mimmo Jodice, utilizzata per il catalogo della mostra al Centro Apollinaire), passando per le celebri Quadrerie antiche e moderne e per numerosi pezzi esposti per la prima volta al pubblico.

Ringrazio chi ha voluto fortemente realizzare questa mostra, permettendoci di conoscere, sotto un’inedita prospettiva, uno dei protagonisti delle espressioni visive dell’arte contemporanea. Ma anche un precursore di certe riflessioni, correnti di pensiero e fenomeni culturali propri del XXI secolo – commenta Fabio Passera, Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca – Posso constatare con gioia, insieme al nostro team di lavoro e a tutto il nostro pubblico, la crescita e l’entusiasmo del cammino del Civico Museo Parisi-Valle, che non è solo “tempio delle muse”, ma innanzitutto dimora della cultura, aperta e fruibile a tutti“.

Tutti ci portiamo a casa la nostra opera d’arte comprata al bookshop. E forse la maggior parte del tempo lo passiamo tra corridoi e scaffali affollati di merchandising, invece che davanti alle opere d’arte. Quelle vere. Tutto questo è l’altra faccia del rinnovamento dell’umanità. Tutti vedono, tutti desiderano, tutti comprano, tutti consumano. Si diceva e si sapeva chiaramente già negli anni ’60. Ma che cosa dobbiamo barattare per guadagnarci questo possesso costante di effigi, questa perenne disponibilità di riproduzioni che ci vengono sempre incontro – anche quando non lo desideriamo – e questa attualizzazione di prodotti-opere d’arte? Ci siamo giocati la tradizione dell’opera, l’autorità e l’autenticità dell’opera. Anche nel caso di una riproduzione in HD, infatti, manca un elemento: l’hic et nunc dell’opera d’arte – la sua esistenza unica e irripetibile nel luogo in cui si trova. Solo l’hic et nunc dell’originale costituisce e garantisce la sua autenticità. Lo ha messo nero su bianco, una volta per tutte, Walter Benjamin ne “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” che mi ha suggerito il titolo di questa rassegna“, scrive Clara Castaldo nel testo di presentazione alla mostra.

Ad arricchire l’inaugurazione anche un momento musicale curato dall’Associazione La Città Sonora. Ad interpretare il brano “Il viaggio del custode” sarà il duo “Sound Paintings”: Mauro Bravi al contrabbasso e Davide Arzuffi per la programmazione elettronica.

Giannetto Bravi (1938-2013) nasce a Tripoli (Libia) il 18 dicembre 1938. Vive dal 1940 al 1974 a Napoli dove si laurea in Geologia e avvia la sua esperienza artistica nell’ambito delle neoavanguardie. Nota è la sua partecipazione all’Operazione Vesuvio voluta da Pierre Restany, agli inizi degli anni Settanta. È stato osservato come la sua creatività si sia sviluppata da un lato sulla conoscenza profonda di una cultura locale, dall’altro sull’attitudine scientifica al rilevamento, alla verifica, al reperto.

Tra i mezzi del suo lavoro hanno un ruolo importante le cartoline postali impiegate con modalità differenti sin dal 1972; prima spedendo immagini del Vesuvio come testimonianza dell’Operazione in corso, quindi assemblando più esemplari con medesimo soggetto in quadri o in libri d’artista.

Il ciclo più recente è la “Quadreria d’arte”, un lavoro in progress con le cartoline di capolavori di tutti i tempi raccolte nei più prestigiosi spazi espositivi europei, presentato nel 2007 al Museo Capodimonte di Napoli.
L’artista ha al suo attivo più di 30 personali e oltre 100 mostre collettive. Del suo lavoro hanno scritto oltre 70 critici d’arte, tra cui Achille Bonito Oliva, Pierre Restany, Gillo Dorfles, Lea Vergine, Angela Vettese, Giulio Carlo Argan, Francesco Tedeschi, Cristina Casero, Giorgio Zanchetti, Elena Di Raddo, Philippe Daverio.
Dall’8 aprile all’11 giugno 2017
Inaugurazione: sabato 8 aprile, ore 18.00

Ingresso gratuito

Aperture: venerdì dalle 15.00 alle 19.00 – sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Per maggiori info e prenotazioni gruppi: info@museoparisivalle.it

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