Sono circa 40 i ragazzi inseriti nel progetto “Attiva… mente”, l’iniziativa di contrasto alla dispersione scolastica alla quale collaborano gli Istituti Comprensivi di Gallarate e l’Istituto Comprensivo Maino di Cassano Magnago, la Fondazione Exodus e i Servizi Sociali di Gallarate e Cassano. Scopo: aiutare adolescenti in serie difficoltà a conseguire la licenza media.
Per raggiungere l’obiettivo, le lezioni tradizionali sono integrate con programmi personalizzati e laboratori in piccoli gruppi. “Attiva… mente” si è guadagnato un finanziamento di 40.000 euro da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Trova continuità, dunque, l’esperienza maturata a Gallarate col progetto “Don Milani”, seppure con alcune modifiche. La precedente iniziativa, in particolare, era fondata sulla costituzione di una vera e propria classe speciale che seguiva le lezioni all’Istituto Ponti. “Attiva..mente” prevede, invece, che i ragazzi restino con i loro compagni, per lasciarli solo in corrispondenza delle attività pensate apposta per loro. Un cambiamento che consente, fra l’altro, di abbassare i costi e aumentare il numero degli studenti seguiti.
“La lotta alla dispersione scolastica – precisa l’assessora ai Servizi Sociali Margherita Silvestrini – non si è fermata tra la prima iniziativa, anch’essa sostenuta da fondi ministeriali, e la seconda. In attesa di sapere se fosse arrivato il finanziamento, Fondazione Exodus e Comune di Gallarate hanno garantito l’azione di sostegno tra settembre 2013 e marzo 2014 con fondi propri. Ora la speranza è che “Attiva… mente” raggiunga risultati simili a quelli di Don Milani”.
“Dei 13 partecipanti a “Don Milani” – riepiloga la responsabile Exodus Bruna Dentella – solo 2 hanno gettato la spugna. Gli altri 11 sono andati fino in fondo e hanno conseguito la licenza media, superando lo stesso esame degli altri studenti”.
“Nonostante alcune difficoltà organizzative – conclude in rappresentanza degli Istituti Comprensivi la dirigente Gabriella Ciambelli – l’impegno degli insegnanti e degli educatori è stato fondamentale e riconosciuto dagli stessi ragazzi. Nei questionari finali per la valutazione del loro giudizio, 10 su 11 affermano che senza la partecipazione al progetto non avrebbero ottenuto il diploma”.