Gallarate, Forza Nuova a tutela della sicurezza di residenti e pendolari della stazione

Difendiamo e promoviamo ancora una volta il nostro progetto delle passeggiate per la sicurezza, nato per andare in contro all’esigenza di sicurezza dei cittadini nonostante la presenza sempre più latente delle forze dell’ordine sul territorio

20 Ottobre 2017
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Nella serata di giovedì 19 ottobre i militanti di Forza Nuova Provincia di Varese hanno svolto a Gallarate, da Piazza Garibaldi alla stazione ferroviaria, una passeggiata per la sicurezza. Come in occasione di ogni uscita è stato distribuito materiale informativo con gli aderenti pronti in caso di conclamato pericolo o illegalità a sollecitare l’intervento delle forze di pubblica sicurezza. Russo Federico, responsabile provinciale, intende affermare:

“Su richiesta di diversi cittadini dopo aver controllato le vie attigue al centro abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla stazione ferroviaria ove spesso bande di stranieri disturbano e talvolta molestano donne e ragazzi soli che rincasati da una giornata estenuante di lavoro o di studio devono subire anche questo genere di situazioni. Gallarate, come del resto la gran parte dei centri d’Italia subisce doppiamente la pressione legata all’invasione migratoria in atto: non solo quindi i disagi creati dai richiedenti asilo ma anche la presenza sempre più opprimente di stranieri da anni ormai stanziali, legalizzati di fatto a permanere sul territorio, e a delinquere, dal lassismo istituzionale, da precedenti sanatorie e progetti d’integrazione periodicamente falliti. Difendiamo e promoviamo ancora una volta il nostro progetto delle passeggiate per la sicurezza concepito in esclusiva nazionale dalla nostra sezione circa 4 anni fa a Saronno, nato per andare in contro all’esigenza di sicurezza dei cittadini nonostante la presenza sempre più latente delle forze dell’ordine sul territorio; una formula che godrebbe anche di un perfezionamento in ambito normativo: ci riferiamo al decreto legge “8 agosto 2009” utile il reclutamento, l’addestramento, l’operatività dei cosidetti “osservatori volontari” , cittadini che dopo aver seguito un apposito corso tenuto dalle istituzioni locali sotto l’egida della Prefettura possono essere impegnati dalle amministrazioni comunali nel controllo del territorio. Ebbene, salvo un’edizione di lancio nel 2010 non è stato più aperto nessun bando di partecipazione nonostante nei cittadini regni sempre la salda e diffusa volontà ad aderire a progetti di formazione utili il loro coinvolgimento diretto e nonostante a più riprese abbiamo, mediante appelli e richieste di colloquio (tutte regolarmente protocollate e diffuse pubblicamente) sollecitato in merito la massima autorità governativa del territorio (“casualmente” senza mai ottenere risposta) ; oltretutto diverse amministrazioni di centro-destra (fra cui quella cittadina) anzichè puntare su un progetto di concezione politica a loro affine (il promotore del D.L 8/8/2009 fu Maroni, ex ministro leghista ora presidente di Regione Lombardia) hanno deciso di promuovere, di coinvolgere i residenti nel cosidetto “controllo del vicinato” iniziativa da noi spesso criticata, descritta come inutile e puramente propagandistica in quanto sollecitare le forze dell’ordine in caso di pericolo o illegalità rientra già nei doveri di ogni cittadino responsabile oltretutto i centralini dei numeri di emergenza sono attrezzati a ricevere qualsiasi tipo di segnalazione senza bisogno di filtrare le probabili richieste di intervento attraverso gruppi WhatsApp e come già più di una volta dimostrato ladri, rapinatori, criminali in genere non vengono certo disincentivati nelle loro incursioni dai caratterizzanti cartelli fluorescenti. La tutela della sicurezza dovrebbe spettare esclusivamente a Polizia e Carabinieri, ma la criminalità imperversa, l’insicurezza dei cittadini aumenta sempre più (a pari passo con la sfiducia istituzionale) e il mondo politico e più interessato ad intraprendere iniziative non risolutive probabilmente per continuare a lucrare sul disagio della gente. Davanti a questa realtà noi continuiamo a far valere i nostri diritti di liberi cittadini, a vivere a qualsiasi ora del giorno e della notte le nostre città e ad assistere, sostenere qualsiasi italiano necessiti del nostro aiuto”

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