Gallarate, arriva il “No Guenzani day”. Martignoni: “La città è in ginocchio”

Forza Italia sta preparando una manifestazione in piazza contro il sindaco di centrosinistra. L’obiettivo è portare un grande numero di persone, senza colore politico. Tra le accuse alla giunta ci sono la mancanza di sicurezza e il degrado urbano

19 Maggio 2014
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Guenzani

Una manifestazione pubblica per dire basta “alla giunta Guenzani, che ha messo Gallarate in ginocchio”. È quella che Forza Italia sta organizzando in questi giorni, anche se la data è ancora incerta.

Potrebbe essere ai primi giorni di giugno, oppure più in là. L’unica cosa certa è che ci sarà. “E non si limiterà ad essere però soltanto una manifestazione di partito – spiega il consigliere comunale di Fi Giuseppe Martignoni – perché, anche se nasce da noi, l’obiettivo è quello di dare voce ai cittadini e alle categorie scontente di questi tre anni di amministrazione di centrosinistra. In cui la nostra città non ha fatto altro che sprofondare verso un progressivo degrado, sociale ed urbano”.

Giuseppe Martignoni

E Martignoni inizia l’elenco delle cose che non vanno: “Parliamo della continua presenza di questuanti, che hanno di fatto “invaso” zone della città dove i gallaratesi hanno ormai paura ad andare, senza che la giunta prevedesse qualche forma di disincentivo di queste presenze. Problema sociale che si somma a quello urbanistico, con un’escalation di atti vandalici in pieno centro, con graffiti sui muri”.
E quindi “la completa immobilità della giunta di fronte a questi problemi”.

Una “colpa” che Martignoni implica innanzitutto “al sindaco Edoardo Guenzani, che di fatto governa in prima persona senza lasciare spazio di manovra ai suoi assessori, che si trovano subordinati alle sue decisioni. Ci troviamo in una sorta di “monarchia” di re Edoardo I, peccato che non si un governo utile ai gallaratesi”.

E l’ex assessore provinciale, che guida la corrente di destra di Forza Italia, aggiunge ancora: “L’unico atto tangibile di quest’amministrazione è il continuo aumento delle tasse. Siamo la città che ha avuto l’Imu tra le più alte in Italia. E la scusa che usano è quella di addossare tutte le colpe a chi li ha preceduti. Ma dopo tre anni di loro amministrazione non è più giustificabile”.

Quindi, il “No Guenzani day” che “dovrà essere un momento al quale aderiranno associazioni e sindacati. Dovrà essere un momento in cui la città dica quel che pensa di questa giunta. E se i numeri ci daranno ragione, chi governa dovrà trarre le conseguenze del caso”.

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