Galimberti con Beppe Sala: “Fare sistema per tornare grandi”

Il candidato varesino del centrosinistra incontra l’aspirante sindaco milanese

02 Aprile 2016
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GalimbertiSala

“Varese deve uscire dall’isolamento in cui la Lega l’ha relegata per troppi anni. Se vogliamo riacciuffare tutte le occasioni che la nostra città ha perso in questo quarto di secolo e far davvero ripartire Varese dobbiamo fare sistema, non solo con le grandi città, ma anche con i comuni intorno a noi. Tornare grandi, e Varese con un cambio di passo ha tutte le capacità e risorse per farlo, vuol dire maggiori possibilità di sviluppo, crescita e lavoro, una città più bella e vivibile ma che non lascia indietro nessuno e non dimentica i piccoli problemi quotidiani di ciascuno. E’ ora di rimboccarsi le maniche e cominciare davvero a “fare”, chiudendo definitivamente l’epoca delle chiacchiere e delle promesse mai attuate.  E’ ora che la città provi un’amministrazione diversa e che Varese non venga più associata alla Lega e all’isolamento”.

Sono state queste le parole pronunciate da Davide Galimberti, candidato sindaco a Varese, che questa mattina era a Milano, invitato da Beppe Sala all’incontro con molti sindaci delle città capoluogo lombarde per discutere insieme di trasporti, aree dismesse, sicurezza e servizi.

 

“Molto bello il confronto a Milano al SIAM con 30 tavoli per 30 gruppi tematici con cui contribuire all’elaborazione di progetti e priorità capaci di rendere le nostre città sempre più innovative ed inclusive. Ringrazio Sala per avermi invitato, a dimostrazione che la sinergia tra di noi è già una realtà. Oltretutto l’iniziativa di oggi arriva a pochi giorni dalla visita a Varese di 7 sindaci lombardi  che sono venuti a testimoniare come la sinergia tra amministrazioni possa fare bene ai territori e come il centro sinistra amministri bene tutti capoluoghi della Lombardia”.

 

“Con Sala  – conclude Galimberti – abbiamo già definito che sarà a Varese nei prossimi giorni per parlare di progetti concreti che potremo realizzare nell’interesse di Varese e dei suoi cittadini dai collegamenti, alla cultura e al lavoro. Tra noi c’è grande sintonia su molti argomenti che potranno contribuire al rilancio di Varese, come il grande progetto per il dopo Expo dal quale le nostre imprese, l’Università e l’intera città non dovranno essere tagliate fuori come già è successo in occasione dei 6 mesi di Expo durante i quali abbiamo raccolto solo le briciole”.

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