“Non possiamo che manifestare stupore e preoccupazione per la decisione della Svizzera di escludere le aziende italiane. Tale iniziativa è contraria ai principi di concorrenza e contrasta con l’idea di collaborazione che con diverse autorità Elvetiche stiamo portando avanti, come ad esempio i bandi Interreg“. Così il sindaco di Varese, Davide Galimberti, in merito alle recenti scelte della Svizzera di escludere le aziende italiane dagli appalti pubblici nel settore dell’edilizia di valore inferiore agli 8,7 milioni di franchi.
“Davanti a questa decisione della Svizzera, il Comune di Varese, per impedire che tale decisione possa avere ripercussioni sulle nostre aziende e sull’occupazione, ha deciso di accelerare una serie di investimenti in opere pubbliche – 18 milioni sul comparto stazioni, 6 milioni per il parcheggio di via Sempione e i 6 milioni per gli interventi delle scuole -. Stiamo lavorando per far ripartire il motore economico di Varese con azioni concrete che possano ridare slancio e opportunità al nostro territorio. Sono sicuro che gli scenari che si stanno aprendo a Varese potranno dare un nuovo impulso all’economia e alle imprese locali“.
Sempre nello spirito di facilitare lo sviluppo di nuove opportunità, l’amministrazione ha recentemente sottoscritto un Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni, firmato dal Comune di Varese, ANCE Varese, CGIA Varese, CNA Varese, FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL. In questo documento tra i vari punti sottoscritti c’è anche l’impegno da parte del Comune di Varese di assumere ogni iniziativa idonea al fine di effettuare i pagamenti in favore delle aziende, previsti dai contratti e dall’ordinamento, entro i termini previsti.