“Adesso basta rappresentare così il nostro territorio” esclama Davide Galimberti, in un post che arriva a poche ore di distanza dalle affermazioni della sindaca Legista a proposito del Giorno della Memoria.
“Sono profondamente infastidito nel vedere da settimane la nostra provincia e il territorio finire sui giornali nazionali per dichiarazioni, azioni ed esternazioni xenofobe, razziste, irrispettose dei ruoli istituzionali. Oggi, oltre a condannare certe frasi e azioni, dobbiamo anche ribadire che di questa cattiva immagine proprio non ne abbiamo bisogno. Non ne hanno bisogno i cittadini, le imprese che ogni giorno lavorano per mantenere alta l’eccellenza produttiva e la competitività del territorio, non ne hanno bisogno le nostre scuole, l’università e gli studenti, non ne hanno bisogno le nostre famiglie e i ragazzi a cui invece dovremmo dare l’idea di vivere in un bel territorio, accogliente e rispettoso.”
Galimberti respinge le accuse di xenofobia: “Non vogliamo essere descritti come una provincia chiusa, xenofoba, arretrata. Varese non è questa. Varese è una città aperta, solidale, produttiva con un patrimonio naturale e paesaggistico che tutti ci invidiano.” Non lasceremo che la propaganda di chi ha solo interessi elettorali o di chi non ha rispetto per il proprio ruolo istituzionale danneggi la nostra città. In questi giorni dobbiamo far sentire la nostra voce e dimostrare che l’idea che si sta diffondendo dei nostri territori non è vera. Dobbiamo tutti insieme dire che Varese non è questa. Varese è molto di più.”