
Tutelare i frontalieri. Che sono solo una ricchezza per il Canton Ticino.
Lo dice chiaro e tondo il consigliere regionale di Forza Italia Luca Marsico.
Che dà il pieno sostegno ad una mozione urgente votata oggi dal consiglio regionale della Lombardia, a fronte del piano per l’attuazione del nuovo articolo costituzionale sull’immigrazione di massa introdotto con l’iniziativa popolare federale “Contro l’immigrazione di massa” votata lo scorso 9 febbraio e approvato dal Consiglio federale svizzero lo scorso 20 giugno. Tale piano mira a contingentare e regolare l’immigrazione in Svizzera a partire dal febbraio 2017. Un danno, quindi, per i lavoratori italiani. Che tuttavia hanno contribuito in maniera determinante, con la propria professionalità ad “arricchire” il Ticino.
“La professionalità dei lavoratori frontalieri della provincia di Varese che rappresentano il 42% della manodopera qualificata che lavora in Canton Ticino – spiega Marsico – va tutelata in tutte le forme a fronte di un importante contributo allo sviluppo dell’economia sia della Svizzera che dell’Italia e specialmente dei comuni di confine della Provincia di Varese.
Ritengo che, nell’ottica dei rapporti di buon vicinato e di cooperazione transfrontaliera in numerosi campi oltre al mantenimento di relazioni di piena e proficua collaborazione fra i due Paesi, vadano messi in campo tutti gli strumenti utili per favorire una soluzione che non porti a discriminare né i lavoratori italiani, né le loro famiglie che sarebbero pesantemente colpite da tale piano, né tantomeno l’economia locale dei comuni di confine”.
L’atto determina inoltre che il numero dei frontalieri sia regolato da contingenti e che, per i permessi lavoro soggetti a contingenti, si tenga conto della presenza di manodopera locale.
Il Consiglio federale ha inoltre stabilito la possibilità di fissare tetti massimi per frontalieri e che i singoli Cantoni, nel quadro di legge, possano prescrivere normative più stringenti e severe nei riguardi dei lavoratori frontalieri per proteggere il mercato del lavoro regionale.