Federico II di Svevia, una figura simbolica per la storia del nostro Paese. Sulla quale, forse, non è stato detto abbastanza.
Ci prova quindi a colmare questa lacuna Luca De Netto, autore del libro “Federico II di Svevia: rivoluzionario o conservatore?” (Il Cerchio editore).
De Netto analizza la figura dell’imperatore, le “contraddizioni” che la accompagnano, tra modernismo e trandizionalismo, per darne una lettura il più possibile combaciante con quella che è stata la sua politica: all’avanguardia in un contesto italiano ed europeo in profonda mutazione.
“In questo libro – scrive Luca De Netto – il moderno si scopre antico e la scomunica appare sotto una luce nuova. Il campione della laicità si rivela l’ideatore dei roghi per gli eretici; il Sacro Romano Impero, tradizionalmente germanico, diventa mediterraneo e i mussulmani da nemici infedeli si trasformano in alleati dell’Impero. Come pure, uno Stato dipinto come “illuminista” risulta invece fondato sullo Ius Divinum e Federico II da eretico va invece a personificare il simbolo della cattolicità imperiale, incarnando l’apogeo del Medioevo europeo”.
Il libro sarà presentato alle 18, nella biblioteca civica di Varese, mercoledì 9 aprile. Mentre giovedì 10 aprile, alle 21.30, a Comunità Giovanile di Busto Arsizio.