
L’Italia oggi riparte. Il numero più basso di vittime dall’inizio del lockdown, 145 nelle ultime 24 ore, è il miglior auspicio per l’Italia che riapre, con i negozi, i bar e i ristoranti che potranno rialzare le saracinesche dopo oltre due mesi. L’Italia prova dunque a ripartire dopo il lockdown, nel rispetto delle linee guida arrivate dopo il confronto governo-Regioni. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale.
Nel dpcm firmato dal premier Conte, anche spettacoli all’aperto dal 15 giugno con mille persone al massimo, nei cinema e teatri fino a 200. Non ancora le discoteche.
Nel periodo dell’emergenza coronavirus “sono state sospese alcune garanzie costituzionali, ristabiliamo i principi di uno stato liberale e democratico e questo è importante“, perché “non bisogna mai illudersi di poter normare ogni aspetto della vita dei cittadini”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’.
Nessun limite per gli spostamenti delle persone nella stessa regione: non servirà più l’autocertificazione. Sì agli incontri non solo tra parenti e fidanzati, ma anche tra gli amici. Fino al 2 giugno restano invece vietati gli spostamenti tra regioni. Così come quelli da e per l’estero, salvo per comprovavate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Consentito, in ogni caso, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.